Un limite connesso agli scambiatori a piastre ispezionabili è dovuto alla durata delle guarnizioni e alle temperature massime di esercizio che queste sopportano, che insieme alla specifica resistenza chimica cambiano a seconda dell’elastomero usato. Ad esempio:
I valori indicati vanno quindi abbinati alle effettive pressioni di lavoro: a temperatura più alta, infatti, la gomma diventa più morbida sopportando pressioni di lavoro minori. Esistono guarnizioni che sopportano fino a 21 bar di pressione, ma la loro plasticità cambia comunque nel tempo, con l’invecchiare della guarnizione stessa.
Fattori quali la temperatura e la natura dei fluidi, le condizioni di processo, le particelle sospese e uno scorretto impiego dei fluidi di pulizia possono anch’esse compromettere la durata e la tenuta dell’elastomero, comportando usura e rottura delle guarnizioni, con ricadute sul funzionamento dello scambiatore. E’ pertanto caldamente raccomandabile stabilire un piano di manutenzione programmato che ne controlli lo stato periodicamente, provvedendo alla sostituzione in caso di deterioramento. Insieme a un’eventuale pulizia delle piastre e delle superfici di scambio termico e a una generale verifica dello stato dello scambiatore. Utile allo scopo anche dotare l’impianto di opportuni sistemi di controllo.
Pensando alla manutenzione e al ciclo di vita di uno scambiatore a piastre, le guarnizioni a Clip sono infine un’alternativa molto valida alle tradizionali guarnizioni incollate, che nel caso di apertura e lavaggio sono smontabili e rimontabili negli appositi incastri con estrema rapidità e senza bisogno di colle.