Una soluzione interessante si può prospettare in caso di temperature di raffreddamento intermedie, dove è possibile impiegare un sistema di free cooling durante i mesi più freddi, con il grande risparmio energetico ed economico che questo comporta, mentre per i mesi caldi verrà impiegato un chiller, utilizzandoli insieme nelle mezze stagioni. In tal modo, abbinare un sistema di free cooling integrandolo a un chiller apre significative economie di gestione, con drastica riduzione del costo energetico del sistema di raffreddamento nel suo insieme.
L’installazione in serie di free cooler e chiller funziona in questa maniera: quando la temperatura del fluido da raffreddare in uscita dal sistema è inferiore alla temperatura massima prevista dell’aria d’ambiente, un sistema automatico di bypass, costituito da valvola deviatrice e da un sensore di temperatura, esclude il dry cooler dal circuito. Ciò evita il passaggio di acqua a temperatura inferiore a quella ambiente al suo interno, evento che porterebbe a un suo riscaldamento con spreco inutile di energia. Nel caso invece la temperatura dell’acqua in arrivo sia sempre superiore alla temperatura ambiente, il free cooler non viene escluso in quanto il passaggio al suo interno porterà comunque nei limiti il proprio contributo al raffreddamento parziale, che verrà poi completato dal chiller.
La scelta di un sistema combinato free cooling + chiller, in luogo di una singola macchina frigorifera, ha la sua convenienza se il free cooler può dare il suo contributo al raffreddamento, totale o anche solo parziale, per tutto l’arco dell’anno. In tal caso, infatti, il chiller può essere dimensionato con una taglia minore rispetto alla massima potenza di raffreddamento richiesta, con un costo d’impianto pertanto ridotto e una convenienza che va valutata di volta in volta a seconda dell’entità di questo contributo. E’ infatti possibile effettuare un confronto di costi tra un chiller, refrigeratore d’acqua a circuito chiuso frigorifero, e un free cooler, raffreddatore d’acqua ad aria con pacco alettato: a parità di potenzialità termica dissipata, un free cooler costa il 20% in meno e assorbe una potenza elettrica pari a circa il 10% di quella assorbita da un chiller. Risparmio che aumenta all’aumentare della potenza dell’impianto.