Raffreddatore evaporativo

Il raffreddatore evaporativo è un’evoluzione della torre evaporativa, che prevede l’inserimento di uno scambiatore di calore al posto del pacco di scambio. In pratica lo scambio termico sfrutta i benefici dell’evaporazione dell’acqua (calore latente di evaporazione), con il vantaggio di avere il fluido da raffreddare in un circuito chiuso, quindi esente da inquinamenti causati dall’aria che circola per consentire lo scambio termico.

In queste macchine il fluido da raffreddare è introdotto in una batteria di tubi di scambio termico, che viene investita e spruzzata da acqua del circuito di raffreddamento evaporativo. Nella fattispecie, il fluido da raffreddare può essere acqua oppure può trattarsi di soluzioni incongelabili o oleose, fino addirittura a olii idraulici direttamente.

L’evaporazione di una parte di acqua in ricircolo asporta il calore da smaltire unitamente allo scambio diretto dell’aria. Utilizzando la medesima filosofia, si possono condensare direttamente nello scambiatore i fluidi refrigeranti dei gruppi frigoriferi (tipicamente ammoniaca), evitando il doppio passaggio termico previsto dal sistema torre evaporativa aperta e condensatore (scambiatore di calore
posto in serie alla torre).
 Tale soluzione può presentare dei vantaggi interessanti rispetto alle soluzioni che prevedono l’impiego di torri aperte unitamente a scambiatori, in ordine di dimensioni di ingombro, compattezza e facilità di gestione, essendo una soluzione in unico monoblocco.

Un altro vantaggio è dato da un minore consumo di acqua per evaporazione (circa 20% in meno), in quanto diminuisce l’effetto ‘evaporativo’ (calore latente) a favore dell’effetto scambio termico a superficie (calore sensibile).
Ovviamente interponendo un ulteriore ‘gradino’ nello scambio termico, l’efficienza globale è inferiore rispetto alla torre evaporativa (disperde mediamente più energia).

Tempco raffreddatori evaporativi

 

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