Un tipo di cogenerazione che sta velocemente prendendo piede in questo genere di impianti è la cogenerazione ORC, o Ciclo Organico Rankine, così chiamata in quanto impiega un fluido organico ad alto peso molecolare, con un punto di evaporazione più basso di quello del vapore acqueo. Questo accorgimento nella scelta del fluido di lavoro consente di sfruttare sorgenti a bassa temperatura, quali energia di combustione da biomasse e calore di scarto industriale, che possono così più facilmente venire convertiti in lavoro utile ad attivare microturbine per la produzione di energia elettrica, senza ulteriore consumo di energia primaria da combustibile immesso all’origine.
Gli scambiatori di calore a piastre saldobrasate della linea T PLATE B di Tempco sono una soluzione ad alta efficienza ideale per questo genere di applicazioni a recupero energetico, in quanto capaci di aumentare la quantità di calore scambiato tra i due fluidi, grazie all’ampia superficie di contatto delle piastre. Inoltre, la condensazione e l’evaporazione del liquido refrigerante usato nel ciclo cogenerativo, in genere R245Fa, può essere ottenuta con l’impiego di un fluido a temperatura medio-alta, un cascame di vapori esausti o acqua pressurizzata, come pure mediante acqua di torre evaporativa o direttamente con un dry cooler. In entrambe le soluzioni, è necessaria un’alta efficienza di scambio termico.
La scelta di scambiatori di calore a piastre saldobrasate per questo genere di impianti risulta essere la più indicata, in quanto in grado di garantire tutta una serie essenziale di requisiti:
L’assenza di guarnizioni in questo tipo di scambiatori riduce inoltre al minimo gli interventi di manutenzione, e il design compatto e leggero assicura una facile installazione, grazie alle diverse opzioni di assemblaggio disponibili.
La dissipazione del calore residuo in un impianto di cogenerazione può essere infine ottenuta con diverse soluzioni, a seconda delle condizioni ambientali in cui si trova l’impianto produttivo: