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Scambiatori di calore a piastre…faq

 scambiatori 2

faq…frequently asked question

Quali sono le comande che ci vengono poste da svariati anni sugli scambiatori di calore a piastre, abbiamo fatto una bella analisi al nostro interno, parlando con:
-servizio commerciale

-service

-post vendita

ed è scaturito il seguente interessante risultato:

Di seguito riportiamo le domande più frequenti in relazione agli scambiatori di calore a piastre ed alla loro applicazione nei processi industriali.
Non esitate a contattarci per ulteriori delucidazioni potessero necessitarvi.

1. Si possono invertire primario con secondario?
l’esecuzione controcorrente (maggioranza dei casi) o equicorrente come da progetto, ovvero se il primario entra in alto il secondario dovrà entrare dal basso (in caso di controcorrente). Se si tratta di scambiatori equicorrente, entrambi i fluidi dovranno avere ingressi in alto ed uscite in basso o viceversa. E’ consigliabile in ogni caso chiedere di volta in volta all’ufficio tecnico l’effettiva possibilità di invertire i circuiti, infatti potrebbero venir modificati i dati di progetto. In ogni caso è possibile determinare a priori direzione dei fluidi, per specifiche necessità di piping.

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Impianti tessili e free cooling

Veniamo bombardati da più parti giornalmente, in merito ai sistemi per ridurre i consumi elettrici, i costi della bolletta, l’energia consumata…con effetti di risparmio a mio personale avviso a volte fin troppo ottimistici (chi di voi non si è mai domandato quanti MW si risparmiano semplicemente spegnendo i led degli apparecchi elettronici in stand by???).

Torri evaporative textile

Nel settore dell’impiantistica industriale sicuramente è possibile intervenire con maggiori risultati, in tempi medio brevi, semplicemente analizzando concretamente e realisticamente le necessità di raffreddamento (o riscaldamento) effettive che servono ai nostri processi (vedere i precedenti articoli sul free cooling).

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Scambiatori di calore

Scambiatore a piastre

Lo scambiatore di calore è un’apparecchiatura che serve a trasferire l’energia termica (il calore) tra due fluidi aventi temperature differenti

Esistono tantissimi tipi differenti di scambiatori di calore che variano a seconda della tipologia di fluido tra i quali devono trasmettere e scambiare il calore.
Gli scambiatori di calore sono apparecchiature “passive”, ovvero non generano il calore ma si limitano a trasferirlo.
Esistono scambiatori a miscelazione ed a superficie: nel secondo caso ci sono diversi tipi di scambiatori, classificati in base alla tipologia costruttiva.

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Free cooling e risparmio energetico (parte 2)

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Free cooling e risparmio energetico (parte 1)

PLC control

Abbiamo visto ultimamente come poter realizzare un sistema di free cooling, con relativi benefici a livello energetico.
Rimane ovviamente da considerare come poter automatizzare il tutto senza troppa fatica.
Ormai le soluzioni per automatizzare e/o parzializzare un sistema di raffreddamento con free cooling, sono molteplici e permettono livelli di regolazione estremamente sofisticati.

  • Soluzione base

Un sistema “basico”, semplice ed affidabile, prevede in pratica un regolatore a doppia sonda, che permetta la verifica della differenza di temperatura tra l’ambiente ed il fluido da raffreddare.
In pratica lo strumento rileva la temperatura ambiente e la temperatura del fluido (acqua) da raffreddare, se la temperatura dell’aria è più bassa di quella dell’acqua da raffreddare, pilotando una opportuna valvola a tre vie deviatrice, continua a far funzionare il ciclo di free cooling.
Quando la temperatura dell’aria ambiente sarà più calda di quella dell’acqua da raffreddare, devierà l’acqua direttamente sul chiller, bypassando il sistema di free cooling (che altrimenti diventerebbe un sistema di free heating).

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Fouling factor negli scambiatori a piastre

Piastre 01Il fouling factor o fattore di sporcamento, è un fattore determinante per il dimensionamento degli scambiatori di calore a piastre.Negli scambiatori di calore a fascio tubiero, i valori del fattore di sporcamento da tenere in considerazione, sono dettati dalle regole di dimensionamento degli scambiatori stessi (Tema o altro…).Negli scambiatori di calore a piastre, per via del loro tipico funzionamento, tali valori si discostano di parecchio da quelli tipici degli scambiatori a fascio tubiero…addirittura utilizzare valori “da fascio tubiero” nel progetto di “un piastre”, può portare a risultati negativi, per via del maggiore sporcamento indotto dalla bassa velocità che si viene a creare nei canali.Vista la criticità di questo argomento, preferisco inserire un articolo con testo integrale in inglese, in quanto la traduzione sarebbe passibile di interpretazioni “poco chiare” o “poco chiarificabili”.

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Torri evaporative

Torri evaporative per la generazione energia

In queste macchine, l’acqua da raffreddare attraversa per gravità la torre, cedendo parte del suo contenuto calorico all’aria atmosferica, per scambio diretto.
Tale trasferimento di calore avviene in parte per convezione (o per calore sensibile) tra acqua calda ed aria fredda (provocando un aumento della temperatura dell’aria), ma soprattutto sfruttando il calore latente di evaporazione di una parte di acqua che passa nell’aria sotto forma di vapore acqueo.

L’evaporazione avviene a causa della differenza di pressione del vapore acqueo, nello strato limite d’aria a contatto diretto con l’acqua e la pressione del vapore dell’aria ambiente, procedendo fino al coincidere delle due pressioni.

Tale condizione si verifica quando la temperatura dell’acqua e dello strato limite raggiungono la temperatura del bulbo umido dell’aria. Risulta quindi evidente che teoricamente la temperatura del bulbo umido è la minima temperatura che l’acqua può raggiungere.

Il flusso di aria che viene utilizzato nelle torri evaporative può essere ottenuto in diversi modi, naturalmente per convezione o artificialmente con l’ausilio di ventilatori. Quando si utilizzano i ventilatori, si possono avere diverse geometrie costruttive, che determinano la tipologia di torre, indotta o forzata.

Torri evaporative assiali

Dal punto di vista energetico, la torre evaporativa è una macchina che ha un ottimo rapporto fra l’energia elettrica installata e l’energia termica che smaltisce e quindi si presta benissimo per smaltire notevoli quantità di calore fino a temperature intermedie. Tali prerogative, la rendono assolutamente vincente, in diversi settori applicativi, dove i processi non necessitano di raffreddamenti spinti in ordine di temperatura, ma sicuramente di importanti quantità di calore da eliminare.

Raffreddatore evaporativo a circuito chiuso

Raffreddatore

Si tratta di una particolare versione della torre di raffreddamento per impianti industriali e civili, che sfrutta lo stesso principio di smaltimento di calore che avviene nella torre evaporativa abituale. La differenza principale è che il circuito evaporativo non è quello del raffreddamento delle utenze, che sono invece raffreddate in un circuito interamente chiuso.
Il fluido da raffreddare è introdotto in una batteria di tubi di scambio termico, che viene investita e spruzzata da acqua del circuito di raffreddamento evaporativo. Nella fattispecie il fluido da raffreddare può essere acqua oppure soluzioni incongelabili od oleose, fino addirittura ad olii idraulici direttamente.

L’evaporazione di una parte di acqua in ricircolo asporta il calore da smaltire unitamente allo scambio diretto dell’aria.

Utilizzando la medesima filosofia, si possono condensare direttamente nello scambiatore i fluidi refrigeranti dei gruppi frigoriferi (tipicamente ammoniaca), evitando il doppio passaggio termico previsto dal sistema torre evaporativa aperta e condensatore.

Raffreddatore centrifugo

Tale soluzione può presentare dei vantaggi interessanti rispetto alle soluzioni che prevedano l’impiego di torri aperte unitamente a scambiatori, in ordine di dimensioni di ingombro, compattezza e facilità di gestione, essendo una soluzione in unico monoblocco.

Trattamento delle acque nelle torri evaporative

pacchi di riempimento intasati

Quello del condizionamento dell’acqua nelle torri evaporative, sembra un argomento scontato, ma proprio la scorsa settimana, il nostro servizio assistenza ha effettuato un intervento presso un cliente dove sono installate delle torri evaporative per il raffreddamento di acqua a servizio di condensatori di un gruppo frigorifero e di alcuni processi industriali.
L’intervento piuttosto semplice era relativo alla installazione di separatori di gocce.
Nell’effettuare l’intervento, abbiamo avuto modo di rilevare che il cliente non aveva installato alcun tipo di impianto di condizionamento dell’acqua. Dopo un periodo di lavoro di un paio di anni, tutto sommato la torre si presentava ancora bene, la bulloneria inox era perfettamente “agibile”.

Il pacco di riempimento era in condizioni discrete (soprattutto dopo aver visto certi pacchi di scambio intasati):

  • Su tutti i pacchi, era presente uno strato di carbonati e di incrostazioni da 1 a 3 mm. circa, che tendeva a staccarsi e cadere in vasca.
  • Dal punto di vista alghe e mucillagini la torre era invece sana, solo un leggero strato di muffe era presente in alcune zone (in pratica avevano “batteriologicamente” una buona acqua ).

Dal punto di vista del funzionamento e della resa della torre il problema è relativamente importante, in pratica la torre performa ancora a progetto…chi ne risente invece sono sicuramente i condensatori del chiller e gli scambiatori posti a valle e serviti dalla torre, che subiscono un decadimento delle prestazioni importantissimo, a causa dello sporcamento e dei carbonati che si depositano e/o sedimentano.

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Free cooling e risparmio energetico (parte 1)

Chiller condensato ad acqua con torri evaporative in free cooling

Caldo ed energia

In questo periodo di caldo torrido estivo, veniamo bersagliati continuamente da notizie, a mio modo di vedere anche fin troppo allarmistiche, circa i consumi di energia elettrica ormai a livelli insostenibili…
In effetti ormai tutti noi siamo abituati a lavorare in condizioni confortevoli, con aria condizionata, ambienti climatizzati, quindi a maggior ragione non riusciamo a resistere alla tentazione di trasportarci questa comodità anche a casa, con un conseguente aumento dei consumi elettrici, causati dall’incremento di installazioni residenziali di sistemi di condizionamento dell’aria.
Non è mia intenzione trattare l’argomento relativo ai consumi elettrici o alle allarmistiche notizie relative al caldo in questa sede, essendo già presenti sul web un numero notevole di siti accreditati che se ne disputano la paternità o i pareri più o meno attendibili.
Ragionando oggi su alcuni impianti recentemente installati, facevo un rapido conto dell’energia elettrica risparmiata, semplicemente analizzando in modo approfondito un particolare processo produttivo e provando a verificare meglio le necessità di “freddo” e del suo “livello” in quel particolare ambito produttivo.
Mi spiego meglio…

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Perchè un blog sull’energia

Ormai la blogosfera è satura, si fatica a trovare una propria dimensione nel mondo dei blog.
Forse perchè ognuno di noi con la propria personalità vuole dare un proprio”taglio” allo spazio virtuale dove navighiamo.

Girando per la rete, ho visto centinaia di blog, newsletter, mailing-list ecc…, ma mai ho trovato qualche cosa che si riferisse direttamente all’energia termica.

Si, certo, se cerco su qualsiasi motore di ricerca, trovo centinaia di siti che parlano di energie alternative, in modo più o meno approfondito, professionale o sommario, ma nulla, assolutamente nulla (o poco di più) che parli dell’energia di secondo livello (come mi piace chiamarla), ovvero di tutti quei metodi e sistemi che servono per trasmettere, diffondere, trasferire l’energia (termica o altro) ai vari processi industriali, utilizzando scambiatori di calore, refrigeratori e torri evaporative. Sicuramente è interessante ed importante capire e parlare di come si produce o si può produrre energia in modo ecologico e pulito, ma questa energia come viene poi sfruttata? Esistono metodi migliori o peggiori o “semplicemente più semplici” per avere questra energia a disposizione, rispetto a quanto già utilizziamo.

Questo piccolo “test di blog”, vorrebbe riproporsi di parlare di energia al secondo o terzo livello…