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Olio nell’acqua o acqua nell’olio.

Gli scambiatori di calore vengono utilizzati spesso per il raffreddamento di impianti idraulici o di lubrificazione, in quanto qualsiasi macchinario o impianto che utilizza azionamenti idraulici, ha necessità di smaltire il calore ceduto dalle pompe e/o dal movimento meccanico generato, all’olio stesso.

Spesso vengono utilizzati scambiatori ad aria, in quanto le temperature di menteniento dell’olio non sono molto spinte (+45+50°C). Molte volte però il raffreddamento ad aria non è sufficiente, quindi si utilizzano scambiatori olio/acqua.

scsambiatore di calore a piastre su cenrtalina oleodinamica

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Manuali di uso e manutenzione e smartcode

Abbiamo inserito da qualche settimana a livello sperimentale gli smartcode sui nostri apparecchi, questo come spiegavo nel post dedicato, per facilitare il compito del personale di assistenza nel reperimento di informazioni utili alla manutenzione, messa in funzione, verifica in campo delle macchine, quando magari non trovano il relativo manuale.

In effetti l’introduzione si sta rivelando un interessante metodo per fornire una copia del manuale di uso e manutenzione, quando e dove se ne sia perso l’originale fornito a corredo della macchina.

Scambiatore di calore a piastre

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Torri evaporative no plume

Le torri di raffreddamento evaporative, hanno il pregio di essere macchine semplici con una elevata efficenza termica.

Purtroppo hanno qualche controindicazione o meglio necessitano di una certa attenzione nella gestione:

  • manutenzione programmata
  • controllo dell’acqua
  • trattamento dell’acqua

sono solo alcuni degli aspetti più evidenti che più volte ho ripetuto in precedenti post.

Un altro aspetto che si evidenzia soprattutto durante la stagione invernale è la presenza del pennacchio di vapore che ne contradistingue il tipo di funzionamento “evaporativo”. Molti clienti per salvarsi dalle critiche di ambientalisti magari poco esperti nell’argomento, applicano enormi cartelli con la scritta “vapore acqueo”, sui camini di espulsione dell’aria calda ed umida.

Pennacchio tipico delle torri evaporative

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Temperature di bulbo umido e torri evaporative

Ogni tanto torno sui miei passi, ma sicuramente ci vuole.

Proprio oggi sono stato a vedere un impianto entrato in funzione da poco, si tratta di un sistema di raffreddamento di una sala compressori, realizzato con un raffreddatore evaporativo a circuito chiuso, asservito da un sistema di pompaggio, con relativo quadro elettrico di comando e controllo.

Il sistema è interessante, in quanto il cliente ha una spiccata attenzione all’energia, ed ha richiesto un sistema con i motori dei gruppi di pompaggio in classe di efficienza 1, inverter sul motore del ventilatore del raffreddatore, legato ad un termoregolatore elettronico ad azione PID, in funzione della temperatura dell’acqua raffreddata.

E’ evidente che in questa stagione il sistema di regolazione della temperatura è piuttosto superfluo, in pratica il sistema viaggia sempre alla massima velocità, anche perchè…

Raffreddatore evaporativo a circuito chiuso con sistema di pompaggio

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Scambiatori per il riscaldamento del combustibile

Un utilizzo interessante degli scambiatori di calore, è quello legato al preriscaldamento dell’olio combustibile, per l’alimentazione di motori endotermici

Si tratta di una tipica applicazione su motori diesel a gasolio o nafta pesante, tipicamente motori marini per applicazioni navali.

In questo genere di applicazioni si usano scambiatori a piastre saldobrasate, alimentati a vapore a passa pressione (3-4 barg), per preriscaldare il combustibile (fuel oil) anche fino a temperature di 100°C, in modo che sia fluido al momento di arrivare agli iniettori.

Facciamo parecchie applicazioni di questo tipo per navi mercantili, traghetti, navi da crociera ecc…

Il coefficiente di trasmissione tipico si aggira sugli 800/1000 W/m²,°C e si tratta in genere di scambiatori piuttosto piccoli.

scambiatori saldobrasati per riscaldamento olio combustibile per motori marini

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Dissipazione di emergenza nella cogenerazione

Tutti gli impianti di cogenerazione, indipendentemente dalla taglia e dalla tipologia, necessitano di un sistema di dissipazione di emergenza del calore.

Infatti nel caso in cui il calore generato dal motore endotermico o turbina, on venga utilizzato, deve essere smaltito/dissipato in qualche altro sistema.

Radiatori V TYPE per impianto di cogenerazione

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Convertire le unità di misura

Ogni giorno mi ritrovo a dover convertire una qualche unità di misura legata allo scambio termico o al raffreddamento:

  • Kilowatt in Kilocalorie
  • Joule in Kilocalorie
  • viscosità cinematica

per citarne alcuni dei più prequenti…oppure semplicemente convertire da unità di misura anglosassoni in unità del sistema internazionale.

Praticamente quando devo dimensionare degli scambiatori di calore, delle torri evaporative, degli elettroradiatori, dei chiller, insomma qualsiasi macchina termica, sono alle prese con unità di misura da rendere coerenti fra di loro per poter effettuare i relativi calcoli di carico termico, portate, perdite di carico ecc…

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Centraline di termoregolazione atex

Ci sono molte applicazioni in ambito industriale, che necessitano di essere termoregolate, ma si trovano in aree classificate ATEX.

Da quando è subentrata questa normativa, ci sono stati parecchi problemi di interpretazione, soprattutto perchè con la normativa Atex si è introdotto il concetto di macchina certificata. dove prima unendo un componente antideflagrante (ad esempio un motore) ad una pompa si aveva una pompa antideflagrante, ora questo non è possibile: l’insieme elettropompa deve essere certificato.

Tempco ha sviluppato una serie completa di centraline di termoregolazione certificate ATEX che includono tutte le varianti del caso, senza problemi di sorta. Abbiamo certificato il progetto completo, analizzando attentamente tutte le possibili varianti.

Questo ci permette di poter fornire termoregolatori certificate per impianti nelle seguenti varianti:

T REG TCPU H EX, centraline di termoregolazione per aree ATEX asplosiveCentralina di termoregolazione T REG in esecuzione atexQuadro di controllo di potenza per centralina T REG per aree classificate ATEX

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Smartcode ed assistenza

Il fenomeno degli SmartCodes, tra i quali emergono i sempre più diffusi QR Code e Data Matrix, a livello mondiale si è imposto negli ambiti più svariati: diverse aziende lo stanno utilizzando come applicazione di facile accesso alle informazioni online, gestione documentale, e anche come forma di pubblicità e di comunicazione immediata ed impressiva.

Faccio un passo indietro, chi non sapesse ancora cosa sono gli SmartCodes, può trovare tutto quello che serve sul sito [Cod]mmunity – Il social network italiano promotore del Mobile Tagging.

In breve, gli smartcode sono barcode bidimensionali a matrice, di forma prevalentemente quadrata o circolare, che racchiudono vari tipi di informazioni: link web, Vcard, messaggi di testo, recapiti telefonici, SMS… Si sono imposti sul mercato grazie all’introduzione di appositi applicativi gratuiti per cellulari che, grazie alla phonecam integrata, riescono a leggere e interpretare il contenuto del codice.

Gli smartcode si possono “creare” tramite dei generatori di codice online.

Cosa ha a che fare questo argomento in un blog dedicato all’energia termica, scambiatori di calore, torri evaporative, chiller ecc…

Direttamente nulla, ma indirettamente molto.

http://www.tempco.itwww.tempcoblog.ithttp://blog.codmmunity.com/

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Incrostazioni da carbonati negli scambiatori a piastre

Settimana nuova, problemi conosciuti.

Chiama una società che ha messo in marcia un impianto di cogenerazione da poche settimane.

“Lo scambiatore di emergenza non scambia, non funziona, mandate qualcuno con urgenza.”

Dico di verificare pressioni e temperature, ma nulla, muro di gomma, tutto inutile.

Andiamo a vedere cosa è successo.

Per il raffreddamento di emergenza dei motori endotermici dell’impianto di cogenerazione, il cliente in questione non potendo installare radiatori remoti per problemi di spazio, ha voluto degli scambiatori a piastre, alimentati da acqua in circuito chiuso (in teoria).

Arriviamo sul posto apriamo lo scambiatore e troviamo all’interno un biscotto di carbonati incrostati, formatisi in un paio di settimane di funzionamento.

Scambiatore di calore a piastre incrostato con carbonati precipitatiscambiatore di calore a piastre su impianti di cogenerazionescambiatore di calore a piastre incrostato

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