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Torri evaporative silenziate

Le torri evaporative di raffreddamento, vengono utilizzate in modo sistematico, nei grandi impianti di raffreddamento, per ricircolare l’acqua fredda che alimenta i condensatori dei gruppi frigoriferi.

Una delle applicazioni tipiche di queste apparecchiature è legata ai grandi impianti tecnologici residenziali, commerciali o ospedalieri.

Proprio in questi ultimi casi, le potenzialità richieste sono elevate, unitamente a livelli di rumore estremamente bassi, in virtù di installazioni in zone tipicamente urbane, ma comunque di rispetto.

Le torri evaporative come detto in un articolo precedente, sono macchine rumorose, ma soprattutto emettono un rumore nella gamma di frequenza bassa, che arriva anche molto lontano.

TORRE evaporativa in vetroresina a bassissima rumorosità

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Impianti di cogenerazione a biocarburante (2)

Mi riallaccio brevemente ad un precedente argomento, per pubblicare un paio di fotografie di un impianto di cogenerazione alimentato a biodiesel attualmente in marcia insieme ad altri dodici impianti gemelli.

Nelle immagini si vede benissimo lo scambiatore a piastre di tipo saldobrasato serie T PLATE B, dedicato al recupero di calore sull’acqua del motore, mentre in basso si vedono i due scambiatori “tubo in tubo” della serie T COIL, per il preriscaldamento del biocarburante, prima dell’immissione all’impianto di iniezione; il preriscaldamento avviene grazie alla stessa acqua calda del motore.

impianto di cogenerazione a biocarburante impianto di cogenerazione a biocarburante, scambiatore a piastre

Condensatori evaporativi negli impianti di raffreddamento

Gli impianti di raffreddamento di grossa potenzialità, che lavorano soprattutto a condizioni di bassa temperatura, per processi che devono garantire tassativamente delle prestazioni costanti ed affidabili, utilizzano come fluido refrigerante ammoniaca (NH3) e sono nella quasi totalità dei casi condensati ad acqua.

Essendo l’acqua un bene prezioso e costoso, quasi sempre si utilizzano torri evaporative, per ricircolare l’acqua che raffredda i condensatori dell’ammoniaca.

Esistono però anche delle macchine che uniscono i due apparecchi:

  • il condensatore
  • la torre evaporativa

in un unico macchinario

Condensatore evaporativo assiale

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Deumidificazione del biogas

Come avevo parlato in un precedente argomento, negli impianti di cogenerazione realizzati con motori endotermici, funzionanti a biogas, è molto importante che il combustibile derivante dalla discarica, dall’allevamento o dagli scarti biologici, venga deumidificato prima di essere inviato al motore.

Questi sistemi si compongono da un

  • gruppo frigorifero, che deve essere dimensionato adeguatamente, per poter funzionare con soluzioni incongelabili aventi temperature prossime agli 0°C,

abbinato ad uno

Le prestazioni dovranno essere garantite durante tutto l’arco dell’anno, in quanto questi gruppi devono funzionare sempre, in qualsiasi stagione.

gruppi frigoriferi per deumidificazione biogas

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L’antigelo negli impianti di raffreddamento

Come ricordavo lo scorso anno in questo periodo, attenzione all’antigelo.

Infatti ancora è presto per temere le prime gelate notturne, ma più si procede con la stagione fredda, maggiori sono i rischi di congelamento degli impianti installati all’aperto, con relativi problemi di rottura, talvolta difficilmente riparabili e comunque fronte di interventi costosi e di urgenza.

tubazioni di uno scambiatore danneggiate dal ghiaccio

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Scambiatori a piastre acqua olio

Negli impianti idraulici, oleodinamici e di lubrificazione è comune l’impiego di scambiatori di calore a piastre.

Le principali caratteristiche che ne rendono interessante l’utilizzo in questo ambito sono:

  • dimensioni compatte
  • elevata efficienza termica
  • basso consumo di acqua di raffreddamento
  • coefficienti di scambio più elevati rispetto ai classici scambiatori a fascio tubiero
  • versatilità di installazione
  • semplicità di collegamento
  • espandibilità facilitata

Le caratteristiche riassunte qui sopra, sono peculiarità tipiche degli scambiatori a piastre, che nel caso di impianti oleodinamici, vengono esaltate dalle richieste di dimensioni sempre più compatte.

scambiatore a piastre chocolate pattern nella zona di distribuzione

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Il biogas negli impianti di cogenerazione

L’applicazione di gruppi di cogenerazione nelle discariche di rifiuti e negli allevamenti è diventata una applicazione comune ed energeticamente valida.

Risulta evidente che il biogas generato dai rifiuti o dai reflui degli allevamenti animali, sia una ottima fonte di energia alternativa.

Tuttavia il biogas non può essere impiegato direttamente nel motore.

impianto di cogenerazione a biogas

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Cogenerazione: recupero dei fumi esausti

Tubi diritti scovolabili in scambiatore fumi per impianto di cogenerazione a motori endotermici alimentati a gas naturale

Voglio richiamare l’attenzione su questa importante componente degli impianti di cogenerazione con motori endotermici, in quanto se mal progettata, può dar luogo a moltissimi problemi.

Se è vero e sacrosanto che negli impianti di cogenerazione è utile e vantaggioso recuperare il più possibile per la parte acqua ed olio, per quanto riguarda il recupero dei fumi la questione prende tutt’altro aspetto.

Come dicevo in un precedente articolo, i gruppi di cogenerazione con motori endotermici, possono essere alimentati da diversi combustibili:

  • gasolio
  • gas naturale (metano)
  • biogas da allevamenti animali
  • biodiesel
  • biogas da discarica

Proprio il tipo di combustibile, diventa fondamentale nella selezione dello scambiatore di calore per il recupero dei fumi esausti.

scambiatore a fascio tubiero per recupero fumi

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Il recupero energetico nella cogenerazione

Gli impianti di cogenerazione di taglia medio piccola, vengono realizzati tipicamente con motori endotermici.

I motori possono essere alimentati con diversi combustibili:

  • gasolio
  • gas naturale
  • biogas
  • biodiesel

questo per fare solo alcuni esempi, all’interno dei quali si può spaziare con diverse varianti.

Come ormai più volte detto, gli impianti di cogenerazione permettono di innalzare il rendimento dei gruppi elettrogeni da un medio 40-45%, quando producono solo energia elettrica, a circa un 90%, nel caso di recupero completo del calore generato:

  • fumi
  • acqua camicie
  • aftercooler

Impianto di cogenerazione a biogas

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Radiatori per cogenerazione

Il funzionamento tipico di un generatore di emergenza è basato sul collegamento di un alternatore ad un motore endotermico. I motori endotermici possono funzionare con diversi tipi di combustibile, nella maggior parte dei casi si tratta di gasolio, oppure metano, anche  se ultimamente si stanno affermando i motori a biocombustibile.

La tecnologia attuale consente un rendimento massimo di circa il 42%, il resto viene dissipato sotto forma di energia termica. Nei sistemi di cogenerazione si possono ottenere rendimenti più elevati (90% circa) sfruttando e recuperando il calore che altrimenti verrebbe dissipato in ambiente.

I motori diesel di media potenza solitamente hanno schemi di funzionamento con circuiti di alta e bassa temperatura.

Schema sistema di raffreddamento motore endotermico

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