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Condensatori evaporativi, caratteristiche funzionali

Il funzionamento dei condensatori evaporativi riunisce in sè le peculiarità del raffreddamento ad aria e del raffreddamento ad acqua.

In più si aggiungono i vantaggi derivanti dall’evaporazione dell’acqua (ovvero il calore latente), fenomeno che porta ad un notevole incremento delle potenzialità frigorifere dello scambiatore.

Infatti dobbiamo considerare che per ogni chilogrammo di acqua evaporata, si asportano circa 600 Kcal/h

A questo proposito è necessario, però, tenere presente alcune considerazioni che riguardano le caratteristiche dell’aria ambiente in cui opera il condensatore, caratteristiche legate alla latitudine del luogo di installazione e che influiscono in maniera determinante sulla sua resa (ovvero la corretta valutazione della TBB temperatura del bulbo umido).

Infine, sempre ai fini della valutazione dell’efficienza dello scambio di calore, occorre tenere presente alcune problematiche connesse alle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua di raffreddamento.

condensatore-evaporativo

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Verifica delle prestazioni di un gruppo frigorifero

Per la verifica delle prestazioni di un gruppo frigorifero è necessario disporre dei dati di fabbrica per lo specifico modello in prova.
I dati sono:
– potenzialità termica resa (kW)
– intensità di corrente assorbita dal motore elettrico (compressore) alle condizioni di progetto (A)
– portata dell’acqua o dell’aria di condensazione (m3/s) a seconda della tipologia di chiller
– salto termico dell’acqua/aria di condensazione alle condizioni di progetto (K)
– portata dell’acqua refrigerata (m3/s) per gruppi refrigeratori d’acqua
– portata dell’aria da raffreddare (m3/s) per i gruppi refrigeratori d’aria
– salto termico dell’acqua refrigerata alle condizioni di progetto (K) per i gruppi refrigeratori d’acqua
– temperatura e umidità relativa dell’aria all’ingresso e all’uscita dall’evaporatore (per gruppi refrigeratori d’aria).

gruppo frigorifero in collaudo

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Efficienza nelle torri evaporative

Come già spiegato più volte l’efficienza di raffreddamento di una torre evaporativa, dipende da parecchi fattori, ma in primo luogo, va controllato lo stato dei pacchi di riempimento film, che effettuano lo scambio termico fra l’acqua e l’aria.

Proprio in questi giorni abbiamo provveduto al rewamping completo di una grande torre di raffreddamento a tre celle, realizzata in legno, installata in una raffineria in Sardegna.

torre-evaporativa-in-legno

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Verifica delle prestazioni di uno scambiatore di calore

Per la verifica delle prestazioni di uno scambiatore di calore è necessario disporre dei dati di fabbrica per lo specifico modello in prova.

I dati sono:

  • portata dell’acqua primaria (L/s),
  • temperatura di ingresso e di uscita dell’acqua primaria (°C),
  • portata dell’acqua secondaria (L/s),
  • temperatura di ingresso e di uscita dell’acqua secondaria (°C),
  • potenzialità termica (kW).

scambiatore strumentato pronto per un collaudo prestazionale

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Scambiatori di calore, primario o secondario?

Spesso mi viene rivolta la domanda relativamente al criterio per scegliere quale fluido mandare e dove negli scambiatore di calore, ovvero come scegliere il circuito primario ed il circuito secondario.

Non esistono regole generali, ma esiste sempre il buon senso che ci fornisce delle seguenti linee guida per risolvere questo problema, in funzione soprattutto del tipo di scambiatore di calore che stiamo affrontando.

schema scambiatore a tubi scovolabili

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Installare uno scambiatore a piastre

Vedendo tante installazioni su diversi impianti, cerco sempre di fornire qualche utile informazione, per semplificare la vita a chi poi dovrà effettuare delle operazioni di manutenzione sugli scambiatori a piastre.

Gli scambiatori di calore a piastre, sono noti per la semplicità di manutenzione dovuta al fatto che tutte le connessioni si trovano sul fusto fisso, quindi permettono di smontare lo scambiatore senza scollegare le tubazioni.

scambiatori di calore a piastre

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Termoregolazione a basso consumo energetico

La quasi totalità dei processi produttivi industriali necessita di cicli di raffreddamento o di riscaldamento, allo scopo di regolare e mantenere alla corretta temperatura una determinata fase di produzione.

Il riscaldamento di questi cicli è solitamente affidato a sistemi piuttosto semplici, caldaie a vapore o olio diatermico, che forniscono il fluido “utility”, aggiungendo dei loop di termoregolazione dedicati al singolo processo.

Esistono anche dei sistemi package di termoregolazione premontati di piccola o media potenza, completamente autonomi, che servono dove i clienti non hanno disponibili in stabilimento dei sistemi centralizzati di produzione fluidi caldi come utilities.

Centraline di termoregolazione Tempco - T REG SE

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