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Cogenerazione da vecchi pneumatici

Per un impianto molto particolare, dove viene prodotta energia sfruttando il riciclo di vecchi pneumatici, sono stati installati dei radiatori T FIN per la dissipazione.

Di seguito alcune fotografie di questa interessante applicazione.

Si è scelto in sintonia con il cliente di installare dei radiatori con ventilatore a trascinamento indiretto (tramite cinghia puleggia), per non esporre i motori alle alte temperature in caso di dissipazione di emergenza.

Questa soluzione è decisamente più costosa rispetto alla soluzione classica con un maggior numero di ventilatori a trazione diretta (accoppiamento diretto motore ventola), di piccole dimensioni, ma consente un notevole risparmio di energia installata ed assorbita.

Nel caso di impianti di produzione di energia, questo è un dato essenziale in ottica di gestione impiantistica a medio lungo termine.

La potenza elettrica risparmiata è nell’ordine del 20-25%.

dissipatori su impianto di cogenerazione

Depurazione del biogas per gli impianti di cogenerazione

Prima dell’utilizzo a fini energetici negli impianti di cogenerazione il biogas deve essere sottoposto ad opportuna depurazione. Infatti la presenza di azoto, anidride carbonica ed acqua provoca l’abbassamento del potere calorifico della miscela gassosa, mentre sostanze come l’idrogeno solforato ed i composti organici alogenati, che possono essere presenti nel biogas, si comportano da agenti corrosivi, causando danni agli impianti ausiliari e al motore endotermico.

La scelta dei trattamenti più opportuni dipende sia dalle caratteristiche del biogas che dalle modalità di utilizzo previste.
Questi trattamenti sono finalizzati a ottenere un sensibile abbassamento dei costi di conduzione e manutenzione degli impianti, un funzionamento ottimale unito a maggiore affidabilità. Inoltre viene garantito il rispetto dei limiti di emissione imposti dalla legge.

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Velocità dei fluidi negli scambiatori

Nel progetto di uno scambiatore di calore a fascio tubiero, un dato importante è relativo alla velocità all’interno dei tubi.

Infatti come abbiamo detto in precedenza è importante che il fluido sia in moto turbolento e non lineare, per favorire lo scambio termico.

D’altro canto una velocità troppo elevata, oltre a comportare problemi di perdite di carico eccessive, potrebbe causare fenomeni di erosione sui tubi.

Per gli scambiatori di calore a piastre il discorso è decisamente diverso, ma anche di questo abbiamo parlato in precedenza.

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Filling film nelle torri evaporative

Ne abbiamo parlato parecchie volte sia per quanto riguarda la manutenzione che la sostituzione, legati entrambi alle variazioni di resa di una torre evaporativa che presenti questi pacchi in efficienza o meno.

In questo brevissimo video si può vedere chiaramento lo stato di un pacco di riempimento nuovo.

Provate a guardare i pacchi che avete dentro le vostre torri…e magari a sollevarli.

Raffreddatore adiabatico

Chi non ha mai sperimentato la sensazione di freschezza che si ottiene in estate, indossando un indumento umido o vaporizzando dell’acqua sulla pelle?
In entrambi i casi sopradescritti, questa sensazione è dovuta al repentino abbassamento della temperatura del bulbo asciutto causato dall’evaporazione dell’acqua.
La temperatura di bulbo asciutto è quella misurata da un termometro, ma c’è un altro parametro che definisce lo stato dell’aria: la temperatura del bulbo umido, di cui abbiamo ampiamente parlato per le torri evaporative.
Mi ripeto, la temperatura del bulbo umido è quella misurata dallo stesso termometro, avvolto però in uno straccio bagnato ed esposto all’aria. Vedremo che la temperatura diminuisce. Questo simula l’effetto di evaporazione e saturazione dell’aria con vapore acqueo.

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Fenomeni di corrosione negli scambiatori a piastre saldobrasati con rame

Durante il ciclo lavorativo di uno scambiatore a piastre saldobrasato, si possono verificare diversi tipi i corrosione.

Corrosione localizzata
Negli scambiatori di calore si possono formare cricche per causa di depositi o incrostazioni localizzate nei punti di contatto delle piastre.

Corrosione diffusa
La corrosione diffusa solitamente interessa il rame e non l’acciaio inossidabile, con una conseguente perdita delle caratteristiche meccaniche dello scambiatore stesso.

Corrosione galvanizzata
Il contatto metallico fra rame ed acciaio inossidabile con l’acqua di scambio,  può causare una corrosione del metallo più “elettronegativo”, in questo caso il  rame.

Corrosione da sforzo (stress)
La corrosione da sforzo può interessare l’acciaio inossidabile se sono presenti sforzi di tensione o pressioni pulsanti ad elevata frequenza, in assenza di sistemi di smorzamento.

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Evoluzione negli scambiatori di calore a piastre

Spesso mi capita di sentire banalmente che tutti gli scambiatori di calore sono uguali, in fin dei conti ci sono

  • un certo numero di piastre
  • un frame (struttura) di contenimento
  • una determinata superficie di scambio

ecc…

Se a grandi linee queste affermazioni mi possono trovare daccordo, la cosa non è così vera, quando cominciamo ad entrare nei dettagli costruttivi, facendo una analisi più attenta.

E’ a questo punto che possiamo notare delle differenze, soprattutto, quando paragoniamo piastre di nuova progettazione con piastre di generazioni precedenti.

Piastre di scambiattore di calore

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Guarnizioni e scambiatori di calore a piastre ispezionabili

Nel seguente video, si vedono chiaramente i drenaggi e la doppia guarnizione nella zona del bocchello, negli scambiatori di calore a piastre ispezionabili.

Come potete vedere la miscelazione tra i due fluidi (primario e secondario) è una possibilità veramente remota se non impossibile, nel caso di rottura di una guarnizione. Sempre e comunque si avrà una perdita visibile verso l’esterno dello scambiatore.

A meno che non ci sia una piastra bucata…ma questo è un altro paio di maniche.

Innevamento artificiale e torri evaporative

Inserisco di seguito il link ad un articolo che ho trovato molto interessante.

Onestamente parla poco di energia termica, ma sicuramente è interessante in quanto si parla fra l’altro dell’applicazione delle torri evaporative negli impianti di innevamento artificiale, ed ancora una volta si “tira in ballo” la pulizia e la manutenzione delle torri come causa di alcuni problemi di inquinamento batterico.

Innevamento artificiale.