Fino a 20/25 anni fa, il problema del reperimento di acqua a temperatura superiore a 15°C per i raffreddamenti di processo, veniva risolto utilizzando acque superficiali (di falda o di acquedotto), che venivano poi scaricate in fogna o nei corsi di acqua (fiumi ecc…).
Il progressivo impoverimento delle falde ed una sempre maggiore attenzione dei legislatori ai problemi derivanti anche da inquinamento termico delle acque di superficie, ha forzato l’industria ad utilizzare circuiti di raffreddamento chiusi, nei quali l’acqua viene raffreddata da chiller.