Si stanno diffondendo in modo prepotente gli impianti di cogenerazione con motori endotermici, alimentati a biocarburante, tipicamente olio di palma (o similari).
Uno dei problemi tipici di questi impianti, ma più precisamente di questi combustibili è rappresentato dalle proprietà fisiche, che ne determinano una viscosità ed una consistenza alle basse temperature, per certi versi problematica.
Parlando di problematica, intendo proprio dire che il combustibile non può essere utilizzato, in quanto già a 20°C si presenta in forma gelatinosa, quindi veicolabile con pompe volumetriche, ma sicuramente non gestibile dagli impianti di iniezione presenti sui motori. Per poterlo utilizzare bisogna arrivare ad almeno una temperatura di 40°C.