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Energia da rifiuti e reflui zootecnici

Ne ho già parlato in diverse occasioni, ma l’argomento è sempre interessante e risulta interessante approfondirne meglio il funzionamento.

In pratica questi impianti si basano sul processo di digestione anaerobica ad umido dei materiali in ingresso:

  • rifiuti umidi differenziati
  • raccolta differenziata
  • scarichi di allevamenti animali
  • scarti di produzione alimentare
  • scarti da distribuzione alimentare

biogas digester

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    Potenziamento di una torre evaporativa

    Ci sono applicazioni particolarmente pesanti, dove si utilizzano torri evaporative con pacchi di riempimento splash, in quanto il tipo di acqua in ricircolo è molto sporca.

    Ne ho già fatto alcuni esempi in passato, solitamente ci si ritrova in queste condizioni, quando si lavora su impianti:

    • alimentari di concentrazione (pomodoro)
    • cartiere
    • acciaierie

    solo per fare qualche esempio…

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    Termoregolazione ad alta temperatura

    Vi sono dei processi produttivi legati al settore delle materie plastiche, che necessitano delle temperature di termoregolazione molto elevate, nello specifico parlo di sistemi di riscaldamento e mantenimento della temperatura con olio diatermico fino a 350°C.

    Come si può ben immaginare sono apparecchiature piuttosto sofisticate, in quanto a queste temperature anche la componentistica va selezionata con attenzione, come accennavo in precedenti articoli.

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    Power vs silence, dry cooler con motori EC

    Ovvero devo smaltire un carico termico elevato, ma devo farlo silenziosamente…come posso fare?

    Dipende come sempre dal livello termico che devo raggiungere:

    1. temperature inferiori ai 25°C -> chiller
    2. temperature superiori ai 25°C ma inferiori ai 35°C -> torri evaporative
    3. temperature superiori ai 35°C -> dry cooler

    con le debite eccezioni e valutazioni ambientali per i punti 2 e 3.

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    Scelta di uno scambiatore di calore

    Di seguito cercheremo di dare delle indicazioni di carattere generale per la scelta della tipologia di scambiatore di calore, in base alle diverse applicazioni per le quali verrà utilizzato. I paragrafi sotto riportati, contengono le istruzioni generali per la scelta di uno scambiatore di calore a seconda dei  diversi tipi di applicazione per cui sarà utilizzato.

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    Explosion proof e termostatazione

    In ambiente chimico, farmaceutico, petrolchimico, oil & gas, ci si ritrova molto spesso a dover fare i conti con ambienti aventi atmosfera potenzialmente esplosiva, quindi a dover operare in zone classificate ATEX.

    Non voglio in questa sede entrare nel merito delle varie categorie e zone, che rispondono a normative ben precise, che ne sanciscono i diversi gradi di “esplosività” o meglio “rischio di esplosività”, ma semplicemente sottolineare come la costruzione di apparecchiature che devono essere installate in queste zone, devono essere realizzate in modo particolare.

    Nello specifico essendo il nostro mestiere, mi riferisco a centraline di termostatazione/termoregolazione

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    Cogenerazione e biodiesel

    Si stanno diffondendo in modo prepotente gli impianti di cogenerazione con motori endotermici, alimentati a biocarburante, tipicamente olio di palma (o similari).

    Uno dei problemi tipici di questi impianti, ma più precisamente di questi combustibili è rappresentato dalle proprietà fisiche, che  ne determinano una viscosità ed una consistenza alle basse temperature, per certi versi problematica.

    Parlando di problematica, intendo proprio dire che il combustibile non può essere utilizzato, in quanto già a 20°C si presenta in forma gelatinosa, quindi veicolabile con pompe volumetriche, ma sicuramente non gestibile dagli impianti di iniezione presenti sui motori. Per poterlo utilizzare bisogna arrivare ad almeno una temperatura di 40°C.

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