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Corrosione nei Metalli

Nella selezione di uno scambiatore di calore, e in generale di una macchina termica per termoregolazione industriale, un fattore cruciale è la scelta dei materiali costruttivi adeguati al tipo di applicazione e alle condizioni operative cui la macchina sarà sottoposta.

Vogliamo parlare di corrosione, fondamentale fattore da considerare fin dalla fase di progettazione di un’apparecchiatura o di un impianto con il cliente. I metalli sono infatti soggetti all’azione di agenti esterni, e nel tempo vanno incontro a naturali fenomeni di deperimento. L’entità e il genere di condizioni che possono determinare la corrosione di un certo metallo va valutata attentamente, al fine di stabilire in primis il materiale da scegliere, e quindi quale spessore dare ai componenti.

Rimandiamo anche a un’interessante guida alla corrosione nei metalli molto completa, dedicata nello specifico e in dettaglio ai trattamenti anti-corrosione, vernici, inibitori e pigmenti.

Tempco corrosione

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Regolare la temperatura nei processi delle cartiere

La produzione della carta, necessita di processi di riscaldamento e raffreddamento in diverse fasi del processo di lavorazione.

Solitamente nelle cartiere sono presenti importanti centrali termiche, spesso abbinate a centrali di cogenerazione, per fruttare al meglio le enormi quantità di energia termica prodotte ed utilizzate, recuperando energia dai cascami produttivi.

Esistono alcuni step di lavorazione dove il controllo della temperatura richiesto è molto preciso e necessita di sistemi dedicati con un elevato livello di accuratezza, che difficilmente può essere garantito dai classici impianti a vapore.

pulp and paper plant production, thermoregulating unit, centralina di termoregolazione, carta e cartiere

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Free cooling adiabatico

Le applicazioni di free-cooling sono divenute una solida realtà, grazie alla costante ricerca di soluzioni che consentano di ottenere raffreddamenti con un notevole risparmio energetico.

Nella quasi totalità dei casi che settimanalmente analizziamo, ci viene richiesto di valutare l’impatto dell’installazione di sistemi di free-cooling, a supporto di gruppi frigoriferi.

Già da qualche anno abbiamo sviluppato sistemi adiabatici ed ora dopo ormai diverse decine di installazioni, possiamo affermare che si tratta di una soluzione:

  • efficiente
  • efficace
  • economica

TFIN IDRY adiabatic system

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Acqua termale e scambio termico

Gli impianti termali, grazie alle peculiari doti salutistiche delle loro acque, sono in costante crescita.

Lo sviluppo di SPA e beauty farm degli ultimi anni, contribuisce senza dubbio a questo periodo favorevole.

Le acqua termali vengono impiegate per diverse applicazioni terapeutiche ed il loro utilizzo è noto da secoli:

  • assunzione come bevanda (idropinoterapia)
  • irrigazione
  • inalazione
  • bagni termali o minerali (balneoterapia)
  • bagni di ozono
  • docce
  • saune
  • impacchi di fango
  • massaggi subacquei

questi sono alcuni dei sistemi di impiego delle acque sulfuree.

spa hydrotherapy woman waterfall jet

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Centrali di termoregolazione in ambito farmaceutico

Per una applicazione in ambito farmaceutico, abbiamo progettato, realizzato e fornito, delle centrali di termoregolazione, con riscaldamento elettrico per una potenzialità di 100 KW e relativa sezione di raffreddamento.

Si tratta di centraline per la termoregolazione di olio diatermico, con un range di temperatura fino a 180°C di lavoro, che hanno delle particolarità studiate in funzione delle esigenze specifiche del cliente.

Si tratta di un impianto flessibile, dove i reattori asserviti, possono produrre carichi variabili dal 20 al 100% della loro capacità.

TREG HCE Thermoragulating units for pharma reactor

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Scambiatori di plastica al grafene

Gli scambiatori di calore in futuro potrebbero costare meno e raggiungere livelli di efficienza di scambio termico oggi impensabili, grazie a…. scambiatori di calore di plastica!
Questo apparentemente incredibile risultato potrebbe essere presto realtà grazie agli studi di Alberto Fina, ricercatore presso il Politecnico di Torino, che da anni lavora allo sviluppo di materiali nanocompositi polimerici termicamente conduttivi a base di grafene: un progetto di ricerca tanto promettente da essersi appena aggiudicato il finanziamento dell’Erc – European Research Council, istituito dalla Commissione Europea a supporto di progetti di eccellenza nella Ricerca.

Tempco Fina

Si tratta del progetto Intherm – Design, manufacturing and control of interfaces in thermally conductive polymer nanocomposites – che mira a realizzare polimeri a elevata conducibilità termica, aprendo eccezionali prospettive nel mondo delle macchine termiche e delle applicazioni di gestione dell’energia termica, del raffreddamento e del recupero di calore, anche da fonti di scarto a basse temperature, ampliando il raggio di possibili applicazioni di recupero termico ed efficienza energetica in una grandissima varietà di processi industriali. Questi nuovi materiali plastici consentirebbero infatti di realizzare scambiatori di calore compatti con costi inferiori fino al 50%, rispetto all’impiego dei tradizionali metalli impiegati per le superfici di scambio, acciaio inox o leghe di rame.

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Condensatori a piastre

Gli scambiatori di calore a piastre hanno molte peculiarità che ne fanno apprezzare l’impiego in differenti campi.

Una applicazione che abbiamo sviluppato costantemente nel corso degli anni, è legata all’ambiente chimico/farmaceutico, e vede l’impiego degli scambiatori a piastre come condensatori di solventi sugli sfiati di tali impianti.

Plate heat exchanger vent condenser

Si tratta di una applicazione piuttosto “complicata” ed “impegnativa”, sotto diversi aspetti.

A livello di progettazione dello scambiatore, si devono tenere in considerazione molteplici fattori:

  1. potenza termica
  2. portata effluenti
  3. pressione effluenti
  4. velocità del fluido nelle piastre e nei bocchelli

Se a livello di progettazione termica (punto 1) il compito appare semplice ed il dimensionamento quasi banale, con carichi termici spesso di bassa entità, gli scambiatori diventano necessariamente molto grandi, proprio per soddisfare i successivi 3 punti, che diventano critici e vitali per il corretto funzionamento del condensatore.

Un altro aspetto da tenere in considerazione, è quello relativo alla compatibilità dei materiali dello scambiatore con i fluidi che lo percorreranno.

Proprio su una commessa consegnata in questo inizio anno, dopo un confronto con il cliente, abbiamo selezionato una serie di scambiatori a piastre, dove una parte presentava piastre in titanio, altri erano realizzati con piastre in acciaio inossidabile AISI 316 e tutti avevano guarnizioni in PTFE.

 Plate heat exchanger vent condenser ptfe connections

Raffreddamento dell’olio idraulico

L’inizio di questo anno è stato contrassegnato da una serie di impianti parecchio interessanti, sui quali stiamo lavorando e vi relazioneremo a breve, in quanto hanno un contenuto tecnologico interessante.

Quello che invece mi interessa condividere è un intervento di rigenerazione che abbiamo operato su una coppia di scambiatori a piastre.

Si tratta di due apparecchi che lavorano in parallelo su una centrale oleodinamica, che dopo 14 anni di servizio, si sono “arresi”.

Le condizioni di lavoro sono particolarmente gravose per via di pressioni e temperature, gli scambiatori hanno sempre lavorato in coppia, ed ora presentano una perdita di prestazioni, unita a costi manutentivi, che ne hanno fatto decidere il completo rinnovamento.

Di seguito la fotografia dell’impianto completamente rimesso a nuovo.

Il cliente soddisfatto per il risultato, dopo questo periodo di tempo, si è rivolto nuovamente al nostro ufficio tecnico, per rivedere completamente i dati di progetto adeguandoli alle nuove richieste.

Unitamente con il cliente abbiamo riprogettato gli scambiatori per utilizzare acqua di raffreddamento ad una temperatura più elevata, in modo da consentire un risparmio energetico consistente.

scambiatore di calore a piastre su centrale oleodinamica

Piccoli scambiatori per boiler

Nella famiglia degli scambiatori di calore, la taglia più piccola e versatile è probabilmente quella dedicata ad applicazioni residenziali per caldaie murali. Parliamo della serie TCB E/F 015CUK di Tempco, scambiatori di piccola taglia ottimizzati per la produzione di boiler, grazie al design e all’ingombro alquanto ridotto che ne consentono l’installazione in spazi alquanto ristretti.

Tempco TCB E-F 015CUK

Questi scambiatori di calore per caldaie murali e boiler offrono alta efficienza di scambio termico con eccellenti prestazioni in termini di efficienza energetica, con ritorni molto importanti sia in termini economici che ambientali, rappresentando un’efficace soluzione per la riduzione delle emissioni da riscaldamento nelle abitazioni.

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Freddo dal caldo: Chiller ad assorbimento

Raffreddare col calore aumentando l’efficienza energetica. Malgrado la natura contro-intuitiva e a senso contraddittoria del principio di funzionamento – come è possibile ottenere freddo dal caldo? -, le macchine frigorifere ad assorbimento rappresentano un’ottima alternativa a risparmio energetico ai chiller a compressione, che di contro consumano grandi quantità di energia elettrica.

Si tratta infatti di sistemi di refrigerazione e condizionamento ad efficienza energetica, che sfruttano cascami di calore di scarto, provenienti da altri processi o da pannelli solari, come nel caso del solar cooling. Soluzioni green e tanto più ecologiche in quanto non impiegano CFC, clorofluorocarburi, ma fluidi a basso impatto ambientale, rappresentando una soluzione ottimale per diminuire l’inquinamento e insieme abbassare le emissioni di Co2, facendo un utilizzo intelligente dell’energia, riducendo il fabbisogno energetico e la domanda di elettricità legata al condizionamento e al raffreddamento, residenziale e industriale di processo.

Tempco absorption chiller
Ma vediamo di capire come ciò sia possibile e come funzioni, a grandi linee, un chiller ad assorbimento.

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