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Biogas, le utilities per la cogenerazione


Spesso abbiamo parlato di cogenerazione e biogas da queste pagine, nuovamente torno a parlarne volentieri, sollecitato dalle richieste che ci sono arrivate a fronte di 8 nuovi impianti che stiamo consegnando in questi giorni.

In questo caso specifico si tratta di impianti destinati al mercato nord-americano, che andranno ad operare all’interno di impianti agro-industriali, per la produzione di energia elettrica e termica.

Nello specifico il cliente ci ha commissionato gli scambiatori/condensatori, nella versione più resistente alla corrosione, infatti oltre ai tubi ed alle testate, anche il mantello viene realizzato in acciaio inossidabile.

Gli scambiatori verranno accoppiati direttamente ai separatori di condensa, che sono stati dimensionati per contenere al massimo le perdite di carico, i tubi stessi degli scambiatori sono di diametro maggiorato.

 separatore biogas separator

biogas exchanger

Termoregolatori ad olio diatermico, la gestione degli sfiati

Gestione degli sfiati d’aria dell’impianto

E’ importante infine, per il buon funzionamento e l’affidabilità a lungo termine di un impianto di termoregolazione a olio diatermico, che non vi siano bolle d’aria nel circuito dell’olio ad alta temperatura, in quanto questo porta a fenomeni di cavitazione che danneggiano le pompe e i componenti dell’impianto, causando oltre tutto una pessima regolazione della temperatura.

E’ pertanto opportuno, prima di far partire la centralina a pieno regime, effettuare cicli di sfiato dell’aria facendo girare a vuoto la pompa di circolazione, facendo salire la temperatura fino a 100° C e continuando con cicli a vuoto incrementando la temperatura a step successivi, fino ad assicurarsi che non vi sia più aria presente nell’impianto.

Come visto in anni di esperienza sul campo, il 90% dei problemi riscontrati in fase di avviamento di impianti a olio diatermico sono infatti sempre dovuti a una scorretta gestione degli sfiati d’aria.

treg expansion tank oil air vent, sfiati aria su centraline olio diatermico

Termoregolatori ad olio diatermico, la coibentazione

Coibentazione e punto di autoaccensione 

E’ meglio evitare il ricorso a isolanti capaci di assorbire eventuali perdite e trafilamenti di olio, che è invece opportuno siano liberi di scaricarsi in vasche di raccolta. Meglio piuttosto fare a meno dell’isolamento nelle zone a rischio: qualora l’olio ad alta temperatura finisca nei pori del materiale isolante, si innesca infatti il processo di ossidazione, che aggiungendo calore a quello già presente nell’isolamento contribuisce ad aumentare la temperatura dell’olio, con rischio che superi il punto di autoaccensione dell’olio diatermico, con sviluppo immediato di incendi. Il punto di flash e di fiamma di un olio diatermico sono rispettivamente i valori di temperatura ai quali i vapori prodotti da un olio si incendiano o producono una fiamma continua a contatto con una fonte di accensione (fiamma di gas o arco elettrico). Il punto di autoaccensione è quel valore al quale un fluido di scambio termico si incendia spontaneamente a contatto con l’aria, senza altre fonti di accensione.

Il vaso di espansione in centraline a vaso aperto deve essere inoltre posto a debita distanza dalle tubazioni di utilizzo (o in alternativa è bene che il tubo di collegamento sia opportunamente raffreddato), affinché l’olio nel vaso sia a temperature inferiori a 65/70° C, evitando fenomeni di ossidazione a contatto con l’aria e cracking dell’olio, con perdita delle sue caratteristiche e possibile intasamento degli impianti.

T REG coibentazione e sfiati aria su centralina di termoregolazione olio diatermico

Termoregolatori ad olio diatermico, scambiatori e sistemi di raffreddamento

Scelta degli scambiatori

Per un impiego ad alte temperature, scambiatori saldobrasati nickel o anche fully welded, sono la scelta ottimale.

Per le connessioni è sicuramente meglio evitare raccordi filettati, le dilatazioni termiche portano a sicure perdite di olio. E’ quindi preferibile ricorrere esclusivamente a saldature o flangiature, e guarnizioni in grafite rinforzata o spirometalliche.

Raffreddamento
Sistemi misti di raffreddamento sono inoltre auspicabili per rendere affidabili cicli di raffreddamento piuttosto importanti. In pratica quando le potenzialità di raffreddamento sono elevate, è preferibile utilizzare sistemi di raffreddamento “scalabili”, iniziando con l’aria ambiente,per finire con l’acqua più fredda.

TCW Welded plate heat exchanger

Estate con temp(c)o…

…prima di ogni altra cosa, un grazie sentito a tutti coloro che ci seguono, sperando di aver dato loro spunti e motivi di interesse, su argomenti…diciamocelo, veramente da appassionati.

Dopo un periodo veramente intenso a livello operativo, auguro a tutti di avere il temp(c)o, scherzo, il TEMPO da dedicare a quanto più ci appassiona, ci rilassa e ci diverte.

Ci ritroviamo qui fra qualche settimana pronti per un un nuovo anno di sfide interessanti e coinvolgenti, con un occhio di riguardo alle nostre passioni.iStock_000006456107_XXXLarge

Termoregolatori ad olio diatermico, scelta delle valvole e delle pompe

Scelta delle valvole

Meglio optare per valvole con soffietto di tenuta, che possano minimizzare i rischi di perdite accidentali.

In condizioni di lavoro a temperature superiori, condizioni che rendono piuttosto impegnativa una centralina, è invece opportuno scegliere con attenzione quali pompe di circolazione e scambiatori sono più indicati e performanti.

Scelta delle pompe di circolazione

Per piccole e medie portate con olio diatermico oltre i 200°, è conveniente scegliere pompe a trascinamento magnetico, che evitano di preoccuparsi della tenuta meccanica, mentre per portate elevate occorre fare ricorso a pompe speciali flussate con tenute meccaniche resistenti alle alte temperature.

elettropompa a trascinamento magnetico certificata atex

Termoregolatori ad olio diatermico, le resistenze elettriche

Più che per le altre tipologie, la progettazione di una centralina di termoregolazione a olio diatermico richiede una serie di precauzioni e attenzioni, al fine di garantire un funzionamento sicuro e una resa ottimale del sistema, e per effettuare una scelta adeguata e ottimale dei componenti.

Questo genere di centraline opera generalmente a pressione atmosferica, con sistemi a vaso di espansione aperto; negli impianti di grande potenza, non è raro trovare soluzioni con vaso di espansione chiuso pressurizzato. Le centraline a vaso aperto sono impiegate nella stragrande maggioranza dei casi, distinte a loro volta in due tipologie termodinamiche, una con olio diatermico compreso tra 180 e 200°, un’altra fra 200 e 350°.

Scelta delle resistenze elettriche

A condizioni di alta temperatura, poco incide a livelli di costo e selezione dei componenti la voce resistenze elettriche, ma è importante che queste abbiano carichi specifici bassi per non deteriorare l’olio diatermico, ed è opportuna la presenza di un tronchetto inerte, per non trasmettere calore alla scatola delle connessioni elettriche.

Indispensabile anche un termostato di sicurezza di alta temperatura.

resistenze elettriche corazzate

Centralina di termoregolazione, il tipo di riscaldamento e la termoregolazione

Una centralina di termoregolazione è un perfetto esempio di quella che possiamo chiamare SCF, Standard Custom Flexibility, ovvero soluzioni il più possibile standardizzate, per assicurare convenienza nei costi al cliente, ma facilmente adattabili alle esigenze puntuali del suo processo industriale, in quanto ogni commessa ha la sua storia e le sue peculiarità, a livello di range e punti di temperature da assicurare o di esigenze a livello di certificazioni (Atex, Ped, Gost, Rina).

Diverse possono essere le modalità di riscaldamento e raffreddamento adottabili:

  • Resistenze elettriche corazzate
  • Vapore
  • Olio diatermico
  • Acqua pressurizzata

TREG THERMOREGULATING UNIT with scr heater

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Preoccuparsi?…meglio prepararsi!

Arriva il caldo!!! o meglio è già arrivato.

Moltissimi nostri clienti si sono preparati:

La loro produzione ora “gira a mille”.

Chi non lo ha fatto ora si preoccupa, cosa può fare?

Contattate il nostro service, che si è preparato per tempo, abbiamo disponibili a stock in magazzino ricambi, guarnizioni, pacchi di riempimento, pronti per essere consegnati ed installati, per farsi trovare preparati e non preoccupati.

 

 Tempco service heat exchanger cooling tower filling pack