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Ossidazione anodica dura dell’alluminio – 2

Pochi giorni fa ho scritto un articolo sull’ossidazione anodica dell’alluminio, come dicevo, lo scopo è quello di migliorare le caratteristiche di questo metallo per renderlo adatto ad applicazioni in ambienti ed ambiti differenti, sfruttandone le caratteristiche di leggerezza.

Zolder, Belgium - April 21, 2013: Brembo disc brake on a AF Corse Ferrari 458 Italia GT3 race car in the pit lane before the race. The car is participating in the 2013 FIA GT championship.

Esiste un trattamento di ossidazione anodica dura, che ne esalta maggiormente le caratteristiche meccaniche, rendendo l’alluminio adatto anche ad impieghi particolarmente gravosi dal punto di vista della resistenza agli sforzi o agli sfregamenti.

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Ossidazione anodica dell’alluminio – 1

L’alluminio è un metallo che trova applicazioni sempre più vaste, grazie alle sue caratteristiche di leggerezza e resistenza ed impatto estetico.

A seconda del tipo di impiego che se ne dovrà fare, l’alluminio subisce trattamenti di diverso tipo, volti a renderlo più resistente alla corrosione oppure a migliorarne le caratteristiche meccaniche.

Profiles for exhibition designs.

Uno dei trattamenti tipici dell’alluminio è l’anodizzazione, che ha lo scopo di aumentare la resistenza alla corrosione in caso di impieghi in ambienti aggressivi e di esposizione agli agenti atmosferici.

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Teleriscaldamento e Scambiatori crescono a Milano

Con l’apertura della stagione termica 2016-2017, ossia il periodo dell’anno in cui è consentito accendere i riscaldamenti nelle nostre case, l’utility del settore energia A2A comunica che la superficie del territorio milanese servita dal teleriscaldamento è aumentata del 6% rispetto al 2015. La volumetria servita sale così a 200 mila appartamenti equivalenti, calcolati su una media di 80mq ciascuno, con altri 15 km di nuova rete di teleriscaldamento che nella città saranno posati entro la fine di quest’anno.
teleriscaldamento rete

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Pompe per il vuoto ad anello liquido

Una delle tipologie di pompe, tipicamente utilizzate nei processi industriali per creare il vuoto o comunque una depressione significativa, lavora mediante anello liquido.

Questo modello di pompa è molto efficace, con rendimenti piuttosto elevati, ma ovviamente parte dell’energia si disperde e provoca un innalzamento della temperatura dell’anello liquido stesso, ovvero dell’acqua presente nella pompa per creare il vuoto, che va mantenuto a temperatura controllata onde non perdere efficacia nel funzionamento.

Cogeneration plants - vacuum deaeratorion system

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Scambiatori e pompe di calore, mercato caldo

Scambiatori di calore in crescita nelle applicazioni industriali, nei dati dello studio di Marketsandmarkets, che prevede che il mercato degli scambiatori di calore toccherà $ 19,14 miliardi entro il 2012, crescendo a un tasso annuo pari all’8,2%. Riportiamo il dato interessante, cogliendo anche l’occasione per ringraziare il Blog ProntoPro per l’articolo pubblicato con la nostra collaborazione. Le normative ambientali sempre più stringenti sono tra le ragioni alla base della crescita del mercato degli scambiatori, unitamente allo sviluppo dei mercati HVACR e della generazione di energia.

scambiatori saldobrasati pompe calore

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Sinterizzazione e scambiatori di raffreddamento

La sinterizzazione è un processo di trattamento termico per la produzione di componenti metallici a partire da polvere di metallo, a temperature estremamente elevate, che trova largo impiego anche in stampa 3D e additive manufacturing, tecnologie altamente innovative grazie alle quali è possibile produrre componenti metallici con massima libertà di design e dalle forme complesse, che sarebbero difficilmente ottenibili con lavorazioni tradizionali.

tempco-sinterizzazione

Nella fattispecie, l’impianto su cui siamo intervenuti è un forno di sinterizzazione a pressione per la produzione di placchette in metallo duro sinterizzato, in funzione di taglienti per utensili per asportazione truciolo per un importante produttore italiano che opera in tutti i principali mercati internazionali. I taglienti subiscono un ulteriore passaggio di lavorazione in forno a pressione a 60 bar, che provvede all’eliminazione di eventuali bolle d’aria, aspetto critico per la durezza e resistenza dei taglienti, date le elevate sollecitazioni e il pesante carico di lavoro in asportazione che devono essere in grado di sopportare.

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Torri evaporative all’Università

Applicazione interessante di torri evaporative all’Università di Pisa, impiegate per il raffreddamento dei banchi prova del Laboratorio Rotordinamica in funzione nel Centro di Ricerca Meccanica delle turbomacchine dell’ateneo.

L’università, che impiega già altre torri evaporative per provvedere al raffreddamento di altri laboratori, ha di recente installato una nuova torre evaporativa a circuito chiuso, indicata per preservare inalterata la qualità del fluido da raffreddare, escludendo il contatto con l’aria.

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Pasta, cogenerazione ed efficienza

Nell’industria alimentare sono innumerevoli gli spunti applicativi per recupero di calore e gli interventi di efficienza energetica possibili negli impianti di produzione.

Abbiamo letto di recente online un esempio molto interessante legato alla produzione di pasta, relativo alla cogenerazione introdotta nel ciclo produttivo da Pastaio Maffei, importante produttore di pasta fresca Made in Italy.

pasta-cogenerazione-maffei

L’azienda ha scelto la cogenerazione per proseguire sulla strada degli interventi di efficienza energetica già attuati nei due anni precedenti, che avevano già portato a un complessivo risparmio di 123 ton di emissioni di CO2.

Il pastificio aveva ha infatti già ottenuto significativi risparmi energetici grazie all’adozione di tre impianti per recupero di calore, recuperato e reimpiegato per la produzione di acqua calda utilizzata nel ciclo produttivo della pasta.
Un primo impianto, nello specifico, effettua il recupero di calore da gruppi frigoriferi, riutilizzando il calore di recupero per il pre-riscaldamento dell’acqua in ingresso agli impianti di pastorizzazione. Qui il risparmio di energia è stato di 30 TEP/anno, equivalenti a 38 ton di CO2 non generata.

Raw pasta with mushrooms and cherry tomatoes

Il secondo impianto recupera calore da gruppi frigo e da fumane di vapore del degassatore, impiegato quindi per produrre acqua calda alla temperatura di 80° necessaria in produzione. Il risparmio energetico ottenuto è stato qui di 18 TEP/anno, pari a 23 ton di CO2 non generate.

Infine, il terzo impianto recupera calore dalle fumane del degassatore per riscaldare ulteriormente l’acqua in ingresso agli impianti di pastorizzazione e l’acqua di alimento ai generatori di vapore, con un risparmio di 48 TEP/anno e un abbattimento nelle emissioni di CO2 di 62 ton.

tempco-pasta-cogenerazione-2

Un ulteriore efficientamento è stato quindi appena conseguito grazie alla cogenerazione, impiegata per produrre energia elettrica e vapore necessari all’impianto di produzione grazie a una turbina oil-free di derivazione aerospaziale. La cogenerazione ha portato a un ulteriore abbattimento di 400 ton di emissioni di Co2 l’anno. Il pastificio è quindi pronto per il futuro a implementare altre ottimizzazioni volte a migliorare l’impatto energetico della produzione della materia prima.

La regolazione della temperatura nei banchi prova

La parola banchi prova, richiama immediatamente nella nostra mente immagini di motori ad alte prestazioni, vetture sportive o supercar

Test of bike engine

Esistono diversi tipi di banchi prova, oltre a questi ovviamente, banchi prova per valvole, per sistemi idraulici, per centrali termiche…in ogni caso parecchi di questi implicano la necessità di dissipare calore, o molto spesso di valutare e regolare in modo molto preciso il livello di energia dissipato, in quanto da questo valore si possono definire i rendimenti dell’apparecchiatura che si sta testando.

Abbiamo sviluppato moltissime applicazioni legate a queste apparecchiature:

tutti opportunamente progettati e realizzati con sistemi di rilevazione e monitoraggio, in modo da fornire feedback esatti sul test che si sta effettuando. I livelli di temperatura ai quali operiamo variano da -30°C fino a +300°C.

TREG STB smart thermoregulating box termoregolatore per fluidi a controllo remoto

Rigenerazione degli scambiatori a piastre

Lo sporcamento degli scambiatori a piastre è argomento trattato più volte nei miei articoli, probabilmente perché sono particolarmente sensibile a questa tematica. Si parla spesso di efficienza energetica, di scambio termico efficace e poi mi ritrovo scambiatori a piastre completamente incrostati, al limite dell’intasamento.

Scambiatori a piastre incrostati

Quanto influisce sul rendimento termico l’incrostazione? difficile se non impossibile ricreare modelli di una situazione che presenta tantissime variabili.

Certamente possiamo affermare che il rendimento dell’impianto sul quale sono installati gli scambiatori, ne risente in maniera che non può passare inosservata.

scaled plates

Cosa fare per prevenire queste situazioni?

  1. inserire due manometri, a monte e valle dello scambiatore e monitorare la perdita di carico
  2. inserire due termometri, a monte e valle dello scambiatore e monitorare le temperature
  3. monitorare il proprio processo…

poche cose, ma fondamentali per non ritrovarsi “allo scoperto”…soprattutto l’ultima è un segnale evidente. Se fino a poco tempo prima tutto andava bene e ad un certo punto tutto va male, senza che nessuno abbia manomesso o modificato nulla, qualche cosa deve essere cambiato!!!

Fare sempre le stesse cose significa anche fare sempre gli stessi errori, quindi cambiate modo nel quale analizzate i dati del vostro impianto…oppure consultate il nostro service anche per avere semplici suggerimenti.

La rigenerazione completa di uno scambiatore a piastre ha un costo che può apparire importante, come è importante la quantità di energia sprecata che induce lo stesso scambiatore sporco ed inefficiente

wafer scale in plate heat exchanger