L’industria alimentare fa largamente impiego di scambiatori di calore, sia per regolazione delle temperature durante il processo di produzione sia per applicazioni di recupero termico. Esecuzioni speciali con materiali che rispondono ai requisiti di igiene del settore qui sono davvero l’ABC.
Le apparecchiature devono infatti sopportare frequenti cicli di lavaggio e igienizzazione con sostanze aggressive e potenzialmente corrosive. Le corrugazioni delle piastre, che da una parte aumentano il flusso ottimizzando lo scambio termico, creano però anse e recessi in cui è possibile il ristagno e l’accumulo di microfilm di sostanze. Questi depositi vanno rimossi per evitare il proliferare di microbi, funghi e batteri.