Gli scambiatori a doppia parete sono una particolare tipologia di scambiatori che trova applicazione anche nel settore dell’oleodinamica. Questi scambiatori sono caratterizzati dal fatto di avere una doppia piastra, o doppia parete appunto, per evitare che vi possa essere miscelazione tra fluidi primario e secondario in caso di rottura o perforazione di una piastra.
La tipologia di scambiatori a doppia parete trova applicazione in oleodinamica soprattutto in applicazioni estremamente delicate. Un chiaro esempio è il raffreddamento dell’olio del riduttore di una turbina in impianti di generazione di energia, dove l’organo meccanico è critico per il tipo di applicazione. Ritrovarsi qui con presenza di acqua nell’olio può portare a danni gravissimi e irreparabili.
L’applicazione più tradizionale fa uso di scambiatori a fascio tubiero del genere tubo in tubo, ossia con doppio tubo, o doppia parete. Questi sono dotati di particolari testate costruite in modo tale che, in caso di perdita di fluidi, la perdita defluisce in una speciale camera presente tra le due testate. Consentendo quindi di verificare la presenza di una perdita per intervenire e riparare.
Nel caso degli scambiatori di calore a piastre a doppia parete, la presenza di una doppia guarnizione nella zona dei bocchelli previene la possibilità di miscelazione tra i due fluidi. Quindi anche in caso di rottura di una guarnizione, lungo il perimetro esterno o nella zona dei bocchelli, la perdita di fluidi avviene verso l’esterno dello scambiatore. In caso di rottura di una piastra, vi è una camera d’aria tra una piastra e l’altra per cui si ha una fuoriuscita visibile di olio o acqua verso l’esterno dello scambiatore, facile quindi da ripristinare.
Vantaggi e svantaggi della soluzione a doppia parete: i vantaggi sono tutti a carico della sicurezza, per cui lo scambiatore a doppia parete è una scelta obbligata quando si ha l’assoluta necessità di evitare qualsiasi miscelazione tra fluido primario e secondario. Gli svantaggi sono diversi, a partire dal costo superiore in quanto il numero delle piastre è doppio, e quindi aumenta il costo dei materiali costruttivi. Inoltre, avendo spessori maggiori e una camera d’aria tra le due piastre, diminuiscono i coefficienti di scambio termico. Pertanto, oltre a richiedere materiali in quantità maggiore, va aumentata anche la superficie di scambio termico necessaria per assolvere lo stesso lavoro termico. Resta però una soluzione necessaria per poter prevenire possibili problemi negli impianti oleodinamici.
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