Visti i feedback positivi che ho ricevuto, ed il successo del precedente ed ultimo post, sulla “termoregolazione nella mountain bike“, ci ho preso gusto e vado avanti.
Questa volta mi sono cimentato nella analisi di una tavola da windsurf, dove il discorso si fa “delicato”.
Perchè “delicato”? perché stiamo parlando di un attrezzo sportivo, che deve essere al tempo stesso:
- leggero (il più possibile)
- resistente ai colpi
- resistente alle variazioni di temperatura ambientali
- rigido
- a perfetta tenuta d’acqua, guai se “beve”, ovvero imbarca acqua
Il corretto livello termico durante le diverse fasi di lavorazione, garantiscono la ripetitività del prodotto, assicurando che le caratteristiche siano rispettate secondo le specifiche di progetto.
Le moderne tavole da windsurf sono costruite tipicamente con una tecnologia che prevede una anima in polistirolo espanso, rivestito da una “pelle” sandwich, realizzata in fibra di carbonio/kevlar e resine. La parte interna viene lavorata con moderni sistemi cad-cam.
La “pelle” esterna può subire varianti in funzione del produttore, ma il linea di massima è molto simile per tutti.
In che maniera le apparecchiature Tempco rientrano nel ciclo produttivo?
- raffreddamento/termostatazione autoclavi di “cottura” fibra di carbonio
- termoregolazione impianti di stampaggio degli inserti termplastici, tasselli, scasse per le pinne
- regolazione della temperatura dei processi produttivi dei filati di carbonio e kevlar
- raffreddamento dei componenti per la schiumatura per la realizzazione delle strap.
Su di una tavola da windsurf sono presenti una o più pinne, a seconda del modello e della specialità per la quale è progettata la tavola. Le pinne vengono prodotte con processi simili alle tavole, dove non entrano cicli termici, ma pressioni elevate, dove Tempco può raffreddare l’olio delle presse idrauliche.
visto che già la tavola presenta una argomentazione così complessa, ho tenuto il motore…ovvero la vela, per un prossimo articolo.
…anche in questo caso andrei volentieri a farmi una surfata, ma oggi non c’è vento, peccato!