Anche quest’anno è arrivato il caldo soffocante di fine giugno inizi di luglio.
Come sempre in questo periodo ci sono una serie di impianti di lavorazione che dopo essere stati potenziati per far fronte a maggiori richieste di produzione, velocità o precisione, vanno in crisi in quanto non ci si è preoccupati di potenziare allo stesso modo il sistema di raffreddamento.
La divisione service è assillata da richieste di intervento per cercare di tamponare il problema, mentre l’ufficio commerciale viene messo sotto pressione da richieste urgenti di offerta e scambiatori di calore.
Anche in questo caso con un po’ di intraprendenza, preparandoci per il consueto e conosciuto periodo, ci siamo attrezzati. Abbiamo preparato in stock una quantità di pacchi di filling per le torri evaporative, in modo da poter far fronte dal pronto alle richieste volte a potenziare o semplicemente manutenere e rimettere in efficienza queste macchine.
Chi invece ha dei normali impianti di raffreddamento con dry-cooler come può fare?
Non possiamo avere in casa decine di scambiatori, anche perchè ogni caso va dimensionato ad hoc e progettato di conseguenza, che fare quindi?
La soluzione è adottare il sistema T FIN iDRY. In pratica sto parlando dei sistemi di abbattimento adiabatico della temperatura dell’aria, mediante spruzzamento di acqua.
Ne esistono in commercio di vario tipo e la soluzione Tempco ha in serbo delle caratteristiche interessanti:
-Retro fit, si può installare su impianti esistenti con facilità
-No clogging, spruzzando l’acqua sulla sezione di ingresso, ma evitando di spruzzarla direttamente sul pacco di scambio, si previene l’intasamento che potrebbe essere causato dell’acqua e dalla sua evaporazione
-Incremento di resa ed abbattimento della temperatura in ingresso di circa 5/7°C.