Scambiatori di calore a piastre e idrogeno. Tutti parlano di idrogeno ultimamente, in ogni campo. Questo perché l’idrogeno rappresenta una valida fonte di energia e di propulsione per il prossimo futuro all’insegna della sostenibilità. Chiaramente parliamo di idrogeno verde.
Parliamo allora delle applicazioni di raffreddamento, riscaldamento, termoregolazione e termostatazione dell’idrogeno, solitamente attività di raffreddamento, utilizzando scambiatori di calore a piastre.
La molecola dell’idrogeno è una molecola ‘furba’. È una molecola molto piccola che può passare attraverso qualsiasi cosa, quindi è necessaria la massima attenzione per garantirne la tenuta.
Innanzitutto diciamo che solitamente l’idrogeno viene trattato a temperature molto basse per garantirne lo stoccaggio, con livelli di pressione molto elevati. Pertanto sono necessari scambiatori con un ampio intervallo di temperature di esercizio e anche un ampio intervallo di pressioni di esercizio. Tipicamente questi possono essere scambiatori di calore a piastre.
Come visto in altri video nel nostro canale Tempco YouTube, i PCHE, scambiatori di calore a circuito stampato, realizzati con l’innovativa tecnologia diffusion bonding, sono la soluzione ideale per questo tipo di applicazioni. Soprattutto quando le pressioni in gioco sono molto elevate.
Ma esiste anche una serie di altre applicazioni che possono essere realizzate con gli scambiatori di calore a piastre tradizionali, simili a quelli di tipo saldobrasato. Simili perché infatti devono avere una serie di caratteristiche peculiari per resistere a pressioni più elevate. In Tempco disponiamo di una serie di scambiatori a piastre saldobrasati utilizzati per applicazioni con la CO2 in grado di sopportare un livello di pressione di esercizio di 140 bar, ottimi anche per le tecnologie dell’idrogeno. Chiaramente, impiegati a determinati livelli di pressione e temperatura.
Sicuramente l’argomento meriterebbe una discussione più approfondita e più ampia, ma voglio stimolare la vostra curiosità e i vostri commenti per vedere se c’è interesse a riguardo, in modo poi da approfondire discutendo anche delle varie tipologie di scambiatori di calore.