Molto spesso ci viene richiesto se nelle operazioni di manutenzione e rigenerazione degli scambiatori di calore a piastre sia sempre necessario sostituire tutte le guarnizioni. La risposta è… ni.
Nel senso che a volte la sostituzione è assolutamente necessaria, altre volte no, e ciò dipende strettamente dal tipo di applicazione coinvolta.
Occorre innanzitutto distinguere due casi, per primo quello in cui lo scambiatore di calore è di tipo per caldo e lavora con vapore. In questo caso, lo scambiatore sarà quasi sicuramente dotato di guarnizioni in EPDM, etilene propilene. Questo tipo di guarnizione risulterà stressata in modo importante dal vapore ad alta temperatura. Aprendo lo scambiatore ci si rende conto che le guarnizioni sono state stressate, perché l’EPDM ha un ritorno elastico inferiore al nitrile o al vition. Pertanto dopo 2 o 3 anni di esercizio perde il recupero elastico di una guarnizione nuova. Se quindi non le sostituisco, dopo aver lavato le piastre e aver rimontato lo scambiatore, questo avrà quasi sicuramente delle perdite. Pertanto occorre cambiare tutte le guarnizioni.
Se invece parliamo di uno scambiatore che lavora con acqua fredda, proveniente magari da una torre di raffreddamento a 30° C o da un gruppo frigorifero, dopo 3 o 4 anni di lavoro avrà le piastre sporche da lavare, ma è verosimile che smontandolo le guarnizioni appaiano come nuove. E’ quindi molto probabile che si possano recuperare e riutilizzare, specialmente se si tratta di guarnizioni a clip, senza uso di colla.
Certo anche qui occorre applicare il buon senso. Se l’intervento riguarda per esempio uno scambiatore molto grande, con un pacco piastre da 200, della larghezza di 0,4 mq ciascuna e bocchelli da 100-150… è chiaro che l’operazione di rigenerazione che faccio magari dopo 4 anni di esercizio avrà un costo importante. Sicuramente il costo del cambio delle guarnizioni avrà un parziale impatto, ma è di sicuro un buon investimento se poi, non cambiandole e chiudendo lo scambiatore a rigenerazione compiuta, questo comincia a perdere.
Il suggerimento è quindi di lasciare dare un occhio agli esperti, ovvero quando in Tempco apriamo uno scambiatore per la rigenerazione, nella proposta includiamo il costo delle guarnizioni, magari splittato. Chiamando quindi il cliente una volta aperto lo scambiatore per dire se conviene procedere con la sostituzione oppure se possiamo garantirgli un altro ciclo di lavoro mantenendo quelle vecchie.
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