faq…frequently asked question
Quali sono le comande che ci vengono poste da svariati anni sugli scambiatori di calore a piastre, abbiamo fatto una bella analisi al nostro interno, parlando con:
-servizio commerciale
-service
-post vendita
ed è scaturito il seguente interessante risultato:
Di seguito riportiamo le domande più frequenti in relazione agli scambiatori di calore a piastre ed alla loro applicazione nei processi industriali.
Non esitate a contattarci per ulteriori delucidazioni potessero necessitarvi.
1. Si possono invertire primario con secondario?
l’esecuzione controcorrente (maggioranza dei casi) o equicorrente come da progetto, ovvero se il primario entra in alto il secondario dovrà entrare dal basso (in caso di controcorrente). Se si tratta di scambiatori equicorrente, entrambi i fluidi dovranno avere ingressi in alto ed uscite in basso o viceversa. E’ consigliabile in ogni caso chiedere di volta in volta all’ufficio tecnico l’effettiva possibilità di invertire i circuiti, infatti potrebbero venir modificati i dati di progetto. In ogni caso è possibile determinare a priori direzione dei fluidi, per specifiche necessità di piping.
2. Si possono avere connessioni di diametro differente tra primario e secondario?
Eccettuati alcuni modelli particolari di scambiatori a piastre, solitamente gli scambiatori a piastre hanno tutti gli attacchi dello stesso diametro.
3. Posizione degli attacchi
Siccome gli scambiatori potrebbero presentare attacchi incrociati o paralleli, è consigliabile in caso di dubbi, chiedere di volta in volta all’ufficio tecnico l’effettiva posizione degli attacchi, se si è sprovvisti della specifica di calcolo. Per tutti gli scambiatori bisogna sempre e comunque rispettare la direzione del flusso (controcorrente oppure equicorrente, vedere punto 1).
4. Guarnizioni, incollate/non incollate
Ormai le guarnizioni cosiddette CLIP, hanno preso il sopravvento: rapidità di montaggio/smontaggio, minori costi di manutenzione e tempi di intervento ridotto, portano all’utilizzo sempre più diffuso di queste ultime.
Le guarnizioni incollate si utilizzano solamente su qualche tipologia di scambiatore di piccola taglia.
Detto ciò, va precisato che le guarnizioni di uno scambiatore non devono essere sostituite tutte le volte che lo si apre per pulirlo o per fare manutenzione, partendo da questo assunto possiamo definire quanto segue: le guarnizioni incollate presentano una sostituzione più laboriosa in quanto si deve staccare la guarnizione, pulire accuratamente la sede, mettere la colla su sede e guarnizione e procedere all’incollaggio.
Le guarnizioni senza colla, una volta smontate e pulita la sede, vanno montate negli appositi incastri, molto rapidamente.
5. SPORCAMENTO/FILTRAZIONE
Il passaggio idraulico negli scambiatori a piastre per applicazioni standard varia da 2,5 a 4 mm. Si consiglia una filtrazione meccanica con grado 0,5/1 mm.
6. Coefficiente di scambio: che tipo di rapporto esiste tra la superficie di scambio di un fascio tubiero ed un piastre?
Grosso modo si può parlare di un rapporto 1:4 – 1:5. Infatti per una applicazione HO/H2O per un tubiero si usa di solito un coefficiente di 1000-1500 Kcal/m2 h °C e per un piastre di 4000-6000 Kcal/h m2 h °C. In prima battuta quindi si può affermare che per un tubiero da 100 m2 l’equivalente a piastre sarà di 25-30 m2.
7. Posso utilizzare il calcolo fatto per piastre in AISI 316 anche per piastre in Titanio?
Certamente, anzi il delta/lambda (spessore/coefficiente di conducibilità del metallo) e’ a favore del Titanio.
8. In specifica viene indicato il 316L (low carbon). Perche’ mi offrite il 316 normale?
Il 316 L veniva indicato come materiale per i fasci tubieri in quanto garantiva una migliore saldatura. Essendo la piastra stampata a freddo ed esente da saldature, il 316 low carbon non e’ necessario.
9. PORTATA/DIAMETRO BOCCHELLI. Aumentando la portata dell’acqua di raffreddamento per diminuire la superficie di scambio necessaria si e’ ottenuto uno scambiatore a piastre più costoso. Come mai?
Poiché il sistema di calcolo utilizza come test condizionale il valore di 5.5 m/sec di velocità nelle connessioni, aumentando la portata si e’ dovuti passare ad una taglia superiore di bocchelli e quindi di conseguenza ad uno scambiatore con piastra più grande, per cui l’incidenza del costo del fusto e’ pi elevata. Il piastre a differenza del tubiero non necessita di elevate portate dell’acqua di raffreddamento, anzi il range ottimale tra i due fluidi e’ tra 1:1 e 3:1.
10. Perdite di carico: Come mai ho in mano offerte di piastre con superfici a volte il doppio rispetto ad altri fornitori?
Bisogna verificare se le perdite di carico sono comparabili… Utilizzare 1 bar anziché 0.5 bar può drasticamente ridurre la superficie di scambio necessaria.
11. Utilizzo orizzontale
Posso installare un piastre in posizione orizzontale? In linea di massima si e’ possibile.