Vedete qui sotto le immagini di un secondo intervento sugli scambiatori a piastre di un nostro cliente nel settore farmaceutico, che li impiega su una linea di produzione API per la cura del Covid-19.
Abbiamo ricevuto la chiamata il venerdì prima di Pasqua, e lo scambiatore rigenerato è stato pronto alla consegna il venerdì successivo. Lo scambiatore è composto da 85 piastre in titanio, poiché il cliente utilizza una soluzione antigelo aggressiva per l’acciaio inox AISI 316, potendo provocare pitting su usata con questo materiale.
L’intervento inizia con un preliminare controllo visivo dello scambiatore, per procedere poi allo smontaggio completo, e quindi alla rigenerazione vera e propria. Questa comporta:
- Pulizia piastre con lancia ad alta pressione;
- Rimozione della vecchia guarnizione senza utilizzo di attrezzi metallici;
- Pulizia piastre in appropriato bagno chimico, risciacquo e asciugatura;
- Pulizia della sede delle guarnizioni da residui di gomma e/o colla;
- Controllo visivo delle piastre e controllo geometria di stampaggio e ripristino se necessario;
- Controllo sul 100% delle piastre con liquidi penetranti (controlli CND);
- Lavaggio per rimozione dei liquidi penetranti dalle piastre e asciugatura;
- Fornitura e applicazione della nuova guarnizione;
In questo caso trattandosi di titanio, il controllo con liquidi penetranti deve essere molto scrupoloso, in quanto il titanio è un materiale molto resistente alla corrosione e all’aggressione da cloruri, ma è al contempo più fragile dell’acciaio.
Al termine di queste operazioni, lo scambiatore è stato chiuso avendo cura di rispettare la quota di serraggio. Si è quindi effettuato il collaudo in pressione dei due circuiti separatamente, e applicata la targa dati aggiornata con la data di avvenuta rigenerazione ed un serial number che permette nel futuro la reperibilità dei ricambi inseriti (guarnizioni/liner dei bocchelli). Alla fine, lo scambiatore è stato pronto per essere reinstallato.
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