Viscosità oli idraulici nel dimensionamento degli scambiatori

Gli scambiatori di calore a piastre, ma può anche trattarsi di scambiatori a fascio tubiero, vengono largamente impiegati per il raffreddamento dell’olio idraulico in centrali idrauliche e impianti oleodinamici. Qui, la viscosità dell’olio idraulico è uno dei fattori più importanti da valutare nel dimensionamento degli scambiatori di calore. La viscosità di un olio motore viene espressa solitamente in gradi SAE, mentre gli oli idraulici hanno una classificazione ISO-VG, che indica appunto il grado di viscosità dell’olio.

A gradi elevati di viscosità dell’olio corrisponderanno in proporzione perdite di carico più elevate nello scambiatore, che vanno quindi tenute presenti durante la progettazione dello scambiatore, onde evitare problemi con la pompa che assicura la circolazione dell’olio all’interno dello scambiatore.

Naturalmente, quando si lavora con oli con alto grado di viscosità, ad esempio ISO-VG 320 o ISO-VG 220, e si tratta tipicamente di oli per lubrificazione, si utilizzeranno pompe a ingranaggi, quindi con pressioni elevate, che consentono di sopportare maggiori valori di perdite di carico nello scambiatore, anche fino a 1,5 o 2,5 bar.

 

Quando invece si utilizzano oli più fluidi, tipicamente in centrali idrauliche di azionamento, ad esempio ISO-VG 46 o ISO-VG 68, le perdite di carico possono anche essere più basse, nella misura di 1 o 0,5 bar, in quanto l’olio è meno viscoso e quindi più scorrevole con in conseguenza perdite di carico inferiori all’interno dello scambiatore.

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