Eliminare i costi elevati dei tradizionali sistemi di raffreddamento ad aria nei data center è possibile, grazie all’applicazione anche in queste strutture di sistemi di free cooling nel raffreddamento a liquido per immersione. Si tratta di un’applicazione di data center cooling di cui abbiamo già parlato, e che in Tempco stiamo sviluppando attentamente in collaborazione con un importante partner con cui lavoriamo già da una decina di anni, soprattutto nell’impiego di scambiatori a piastre in campo industriale e di processo.
I data center sono strutture notoriamente energivore, sia in termini di potenza elettrica installata per far fronte alla crescente domanda di capacità di calcolo sempre più elevate, sia in termini di quantità di calore elevate sviluppate dalle attrezzature IT. Calore che attualmente viene dissipato facendo ricorso a sistemi di condizionamento di tipo classico, con gruppi frigoriferi e batterie di scambio aria/acqua.
La nuova frontiera globale che stanno studiando grandi società che si occupano di gestione di dati in cloud, come Google, Amazon e Alibaba, è quella del raffreddamento a liquido per immersione dei componenti elettronici dei server a diretto contatto con fluidi dielettrici.
Questa soluzione innovativa comporta vantaggi enormi innanzitutto sul fronte della temperatura, che viene gestita senza troppi passaggi termici. Le schede elettroniche vengono infatti raffreddate direttamente alla temperatura del fluido dielettrico, eliminando i passaggi a tre step di temperatura richiesti dal classico raffreddamento ad aria, ovvero freon/acqua refrigerata/aria fredda. Il circuito di condizionamento tradizionale richiede difatti tre passaggi, con il gruppo frigorifero che raffredda l’acqua, la soluzione glicolata che raffredda l’aria, e l’aria che raffredda la scheda elettronica.
Il raffreddamento a liquido permette di immergere direttamente la scheda elettronica in un fluido dielettrico. Grazie al maggiore coefficiente di dissipazione del calore offerto dai fluidi rispetto all’aria, è inoltre possibile lavorare con temperature meno basse, potendo così applicare sistemi in free cooling per il raffreddamento dei fluidi dielettrici, senza uso di sistemi di compressione di gas né di chiller, ottenendo un grandissimo risparmio energetico.
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