Nelle centrali oleodinamiche, un sistema alimentato da una pompa spinge l’olio idraulico a pressione elevata all’interno di servomeccanismi e pistoni. L’olio subisce così un significativo aumento di temperatura, e necessita pertanto di un raffreddamento per mantenere le caratteristiche e la funzionalità dell’olio stesso.
Per provvedere al raffreddamento dell’olio idraulico nelle centrali oleodinamiche installiamo moltissimi scambiatori di calore a piastre.
Come si calcola quindi la quantità di calore da dissipare?
Partiamo dal principio che l’olio idraulico deve essere mantenuto a una temperatura tra i 40 e i 50° C, per alimentare correttamente pompe, cilindri e motori idraulici. La potenza termica da asportare si ottiene quindi prendendo come riferimento la potenza del motore della pompa che provvede a far circolare l’olio in pressione nel circuito idraulico. E’ infatti questo l’elemento nel sistema che trasmette energia termica all’olio.
Nello specifico si calcola il 30 o il 40%, al massimo il 50% della potenza del motore della pompa. Sarà questa la quantità di energia che occorre asportare dall’olio idraulico per raffreddarlo e mantenerlo alla corretta temperatura, onde preservarne le necessarie caratteristiche.
Si tratta di un calcolo empirico, in quanto altri fattori andrebbe considerati, quali l’effettivo rendimento della pompa e del motore elettrico. Ma per semplicità si usa in genere questa percentuale per determinare la quantità di potenza termica da dissipare dall’olio idraulico. Così, se abbiamo una pompa con motore da 100 kW, la potenza termica da asportare dal circuito dell’olio sarà compresa tra i 30 e i 50 kW.
Altro importante fattore da tenere in considerazione è quindi la viscosità dell’olio usato, e a questo tema dedicheremo presto un altro video.