Le centraline di termoregolazione che Tempco sviluppa per il controllo della temperatura in ambienti Atex sono fornite come unità package skid concepite per garantire massima flessibilità, con possibilità di pilotaggio da remoto e complete di certificazioni per impiego in ambienti industriali con atmosfera esplosiva, tipicamente per impiego nei settori chimico, farmaceutico e petrolchimico.
La realizzazione di apparecchiature di termoregolazione per questa tipologia di applicazioni, con presenza di gas, vapori, nebbie o polveri derivanti dai prodotti lavorati, impone una serie di accorgimenti, dalla corretta selezione dei materiali certificati per ambienti esplosivi alla verifica della classe di temperatura. Quest’ultima è in particolare un parametro guida fondamentale nella scelta di un’apparecchiatura sia termica che elettrica per installazione in luoghi con pericolo di esplosione, che in Tempco viene valutata insieme al cliente finale con la massima attenzione.
Nello specifico la classe di temperatura impone che la temperatura massima superficiale dell’apparecchiatura non raggiunga mai la temperatura di accensione della sostanza presente. La strumentazione Atex può quindi includere un termostato Atex di massima temperatura, pressostato Atex di massima pressione e sonda di temperatura Atex.
Nella realizzazione di skid Atex di termoregolazione viene inoltre prestata massima attenzione all’assemblaggio dei componenti della centralina. La strumentazione serve infatti a termoregolare dei fluidi, spesso olio diatermico a elevate temperature, per cui occorre garantire la perfetta tenuta dei vari punti di giunzione, in quanto eventuali perdite diventano critiche in ambiente Atex. Tutte le connessioni interne allo skid sono pertanto effettuate con flange o a saldare. Le tenute sulle flange possono essere realizzate con guarnizioni spirometalliche, mentre le tenute sulla strumentazione, laddove non è possibile saldare, sono metalliche, per eliminare potenziali punti di perdita.
La scelta delle connessioni flangiate consente inoltre una facile manutenzione dell’unità di termoregolazione. In caso di montaggio/smontaggio, le connessioni flangiate offrono infatti la certezza delle quote, mentre ricorrendo a soluzioni con filettature bastano uno o due giri di filetto per ritrovarsi fuori quota. Oltre ai problemi di tenuta che si avrebbero ad esempio in caso di olio diatermico in circolo nel sistema. Infine, il materiale costruttivo scelto è in genere l’acciaio inox, per garantire migliore resistenza alla corrosione in ambiente aggressivo.