Arriva dalla Svezia un nuovo fluido termico per lo stoccaggio energetico, chiamato Norbornadiene. La promettente novità giunge dalle ricerche condotte presso la Chalmers University of Technology di Göteborg, in Svezia, e riguardano un innovativo carburante solare termico composto in prevalenza da carbonio, azoto e idrogeno.
Il liquido termico Norbornadiene è infatti in grado di assorbire energia solare, e di conservarla per circa venti anni a basso costo e senza scaricarsi, al contrario di quanto avviene con le comuni batterie. A richiesta, l’energia accumulata viene quindi rilasciata in forma di calore facendo passare il fluido attraverso un catalizzatore.
A contatto con la radiazione solare, le molecole di Norbornadiene vengono eccitate passando a un livello energetico superiore (quadricyclane), dalla struttura molto stabile che è in grado di trattenere a lungo l’energia assorbita.
Passando attraverso un catalizzatore, le molecole del fluido tornano allo stato iniziale rilasciando l’energia accumulata sotto forma di calore. Inserendo nel circuito uno scambiatore di calore tra il liquido e normale acqua è quindi possibile trasferire questo calore, riscaldando l’acqua a circa 65° C che può essere impiegata per riscaldamento domestico e ad uso sanitario.
I ricercatori sono attualmente al lavoro per sviluppare e ottimizzare il processo, e prevedono di abbassare i costi dei materiali impiegati a del processo, per portare la tecnologia di accumulo solare termico a base di Norbornadiene sul mercato entro 8-10 anni.