Intervento di revamping con sostituzione di vecchi scambiatori a piastre, ormai non più recuperabili, applicati su impianti di ossidazione anodica.
Di questo tipo di trattamento abbiamo già avuto modo di parlare qualche mese fa, in riferimento alla lavorazione dell’alluminio, dove l’ossidazione anodica viene impiegata per aumentare la resistenza alla corrosione del materiale per impiego in ambienti aggressivi.
Il processo prevede l’impiego di un bagno galvanico, con soluzione acquosa in genere composta da acqua e acido solforico, con passaggio di corrente.
Nella fattispecie, abbiamo installato nuovi scambiatori con piastra lunga in modo da ottimizzare le temperature dell’acido. In questo modo, utilizzando una portata di acqua ridotta si ottiene comunque un ottimo raffreddamento dell’acido, in quanto permane a contatto con l’acqua di raffreddamento per più tempo.
Gli scambiatori che abbiamo realizzato per l’applicazione hanno una serie di esecuzioni speciali dedicate alle severe condizioni di lavoro tipiche dell’ossidazione anodica:
– guarnizioni speciali resistenti all’acido solforico (concentrazione al 18%)
– piastre in AISI 316 a elevato spessore
– connessioni rivestite in materiale anticorrosione