Il mercato dei gas refrigeranti sta vivendo quest’anno una situazione diventata oramai insostenibile per tutti i produttori e fornitori di refrigeratori, a causa del costante e spropositato aumento dei prezzi. La situazione è talmente grave che anche in Tempco ci sentiamo in dovere di rendere noto quanto sta accadendo, anche per una questione di trasparenza con clienti e utilizzatori.
I prezzi dei gas refrigeranti hanno cominciato a salire all’inizio del 2017, con aumenti che nei primi mesi sono stati contenuti in limiti ragionevoli. La situazione ha cominciato a sfuggire di mano a partire da giugno, con aumenti che sono stati molto, se non troppo, importanti.
Nell’ultimo periodo, infine, i prezzi hanno avuto un continuo rialzo, di mese in mese se non addirittura al momento dell’emissione dell’ordine. Parliamo di aumenti compresi tra il +140% e +225% nel periodo gennaio-giugno per alcune tipologie di refrigeranti più diffusi sul mercato, e che a novembre 2017 sono arrivati a incrementi che superano il +300% e si avvicinano per alcune tipologie al +500%.
Si aggiunga alla grave situazione il fatto che le consegne sono di quantità limitate, costringendo in breve tempo a effettuare nuovi ordini a prezzi più elevati.
La situazione è davvero insostenibile, e i nuovi prezzi dei refrigeranti costringono i costruttori a un aumento concomitante del costo dei macchinari per gli utilizzatori, rivisti anche di mese in mese, per coprire il costante incremento dei costi dei materiali con adeguamento ai costi del refrigerante. Aumento dei prezzi che varia a seconda del tipo di macchinario, e della quantità del gas refrigerante che utilizza.
Naturalmente, quanto suddetto non si applica a free cooler, termoregolatori e altri macchinari termici che non contengono gas refrigeranti.