Siamo di recente tornati da un cliente per cui già cinque anni addietro avevamo sviluppato una applicazione di recupero di calore in una cartiera. Le cartiere presentano alcune caratteristiche che mettono a dura prova gli scambiatori di calore, ovvero la presenza di flocculi e sporco nell’acqua di processo e l’impiego di agenti chimici sbiancanti, che creano un ambiente aggressivo richiedendo materiali speciali resistenti alla corrosione.
Il cliente ha necessità di recuperare calore da cascami di condensa, per riscaldare l’acqua contenuta in una vasca di raccolta acqua pulita. L’applicazione presenta i seguenti dati di processo:
– Portata acqua riscaldata 108 mc/h
– Temperatura acqua riscaldata min. 32,5° C max. 36,1° C
Mentre il nuovo fluido riscaldante ha queste caratteristiche:
– Portata acqua nuovo fluido riscaldante 48,5 mc/h
– Temperatura acqua nuovo fluido riscaldante 81,6° C
Dopo una serie di verifiche molto puntuali sulla resa effettiva del recupero di calore applicato a una nuova parte dello stabilimento, abbiamo fornito un nuovo scambiatore TCOIL a immersione in acciaio inox, in grado di garantire la resistenza alla corrosione per la presenza di agenti sbiancanti nell’acqua da riscaldare. Abbiamo quindi realizzato lo scambiatore con passo largo tra le piastre, in quanto l’acqua da riscaldare nella vasca di raccolta è molto sporca a causa della presenza di flocculi da cartiera tipici di questo ambiente.
L’acqua che passa all’interno del TCOIL proviene da cascami di condense, e l’acqua nella vasca di raccolta una volta riscaldata viene re-immessa nel processo produttivo.
Le condense fredde vengono a loro volta re-immesse nel ciclo.