Titolo amletico, per un argomento interessante.
Spesso quando progettiamo gli scambiatori a piastre ci viene richiesto di abbondare nel sovradimensionamento, per essere sicuri che lo scambiatore poi possa fornire le performance adeguate, anche in caso di sporcamento.
Spesso però questo extra margine ha delle controindicazioni.
Infatti un eccessivo sovradimensionamento, porta ad una diminuzione delle velocità dei fluidi nei canali nello scambiatore a piastre.
Il calo della velocità comporta due fattori negativi:
- minore turbolenza, ovvero minore coefficiente di scambio e quindi maggiore sporcamento, in quanto viene meno l’effetto di trascinamento da parte del flusso, nei confronti delle particelle
- cattiva distribuzione del fluido, che passa per canali preferenziali, scambiando il calore in modo inefficiente
Quando si riscontrano queste implicazioni, la prima prova che conviene effettuare è diminuire drasticamente il numero di piastre, compatibilmente con le caratteristiche della pompa e dei fluidi. Si dovrebbero vedere immediatamente i benefici.
Vorrei in ogni caso aggiungere, che è molto importante riuscire ad avere tutti i dati relativi ai fluidi, portate, pressioni e temperature, in modo da progettare correttamente lo scambiatore già dal principio…e ricordate che lo scambiatore a piastre si può sempre ampliare in un secondo tempo.