Inizia con questo una serie di articoli relativi alle varie applicazioni degli scambiatori di calore a piastre.
Relativamente ai vantaggi ed alle caratteristiche di questa tipologia di scambiatori di calore, non vorrei soffermarmi in quanto ne abbiamo ampiamente parlato nei precedenti articoli e in ogni caso potete trovare una ampia spiegazione sul libro “Energia termica e processi industriali”.
Il settore automotive o dell’industria automobilistica è sicuramente uno dei settori dove gli scambiatori di calore a piastre trovano interessanti applicazioni.
Le applicazioni più comuni in questo ambito sono legate agli impianti di verniciatura:
- termostatazione dei bagni di sgrassaggio
- termostatazione dei bagni di fosfatazione
In entrambi i casi gli scambiatori a piastre di tipo ispezionabile, con guarnizioni, offrono notevoli vantaggi, grazie alla facile manutenzione e pulizia delle piastre, infatti queste due applicazioni servono per il raffreddamento e riscaldamento dei fluidi utilizzati per il trattamento superficiale delle carrozzerie dei veicoli, prima o durante i processi di verniciatura.
Tali processi ovviamente rilasciano particelle in sospensione e sostanze oleose o incrostanti.
Tipicamente si tratta di scambiatori che lavorano con vapore, acqua surriscaldata e acqua di raffreddamento.
I materiali costruttivi sono solitamente:
- acciaio inossidabile AISI 316 per le piastre
- EPDM per le guarnizioni
Le pressioni di progetto possono essere tranquillamente PN10 o nei casi più critici PN16, con temperature di progetto massime di 160°C.
Ultimamente per progetti di grande dimensione, abbiamo fornito batterie di scambiatori ad immersione TCOIL, che consentono una manutenzione ancora più semplice, con rendimenti interessanti, nonostante un costo iniziale importante, che rimane sempre più competitivo rispetto ai classici serpentini immersi.