L’applicazione di gruppi di cogenerazione nelle discariche di rifiuti e negli allevamenti è diventata una applicazione comune ed energeticamente valida.
Risulta evidente che il biogas generato dai rifiuti o dai reflui degli allevamenti animali, sia una ottima fonte di energia alternativa.
Tuttavia il biogas non può essere impiegato direttamente nel motore.
Infatti il biogas che viene prodotto nei sopracitati impianti, è umido e carico di condense acide e corrosive, quindi va DEUMIDIFICATO.
Immesso nei motori endotermici, ne determinerebbe un cattivo funzionamento oltre che danni irreparabili in pochissimo tempo.
Allo scopo di renderlo meno “aggressivo”, ovvero adatto ai motori, tutti questi impianti vengono dotati di sistemi di deumidificazione spinta, che consistono in una accoppiata:
In pratica il biogas arriva da una soffiante a circa +40 +45°C, viene spinto in uno scambiatore a fascio tubiero, alimentato sul secondario da una miscela di acqua ed antigelo a temperature prossime agli 0°C.
In questo modo l’umidità presente nel biogas viene condensata quasi completamente, rendendo il biogas stesso all’uscita dello scambiatore a fascio tubiero a circa +3 +4°C saturo, ovvero con umidità relativa al 100%, ma con valori di umidità assoluta bassissimi, con un post riscaldamento effettuato tramite una ulteriore soffiante o altri sistemi, lo si rende pronto per essere mandato in alimentazione al motore.
Queste applicazioni sono sicuramente interessanti, ma per funzionare correttamente, necessitano della massima attenzione in fase di progettazione e di scelta dei componenti, infatti diventa importante anche stabilire quale biogas si utilizza…se vi interessa vi spiego il perchè.