Voglio richiamare l’attenzione su questa importante componente degli impianti di cogenerazione con motori endotermici, in quanto se mal progettata, può dar luogo a moltissimi problemi.
Se è vero e sacrosanto che negli impianti di cogenerazione è utile e vantaggioso recuperare il più possibile per la parte acqua ed olio, per quanto riguarda il recupero dei fumi la questione prende tutt’altro aspetto.
Come dicevo in un precedente articolo, i gruppi di cogenerazione con motori endotermici, possono essere alimentati da diversi combustibili:
- gasolio
- gas naturale (metano)
- biogas da allevamenti animali
- biodiesel
- biogas da discarica
Proprio il tipo di combustibile, diventa fondamentale nella selezione dello scambiatore di calore per il recupero dei fumi esausti.
Infatti a seconda del tipo di combustibile utilizzato, si potranno avere diversi coefficienti di sporcamento da considerare nella scelta del diameto dei tubi. Inoltre cosa ancor più fondamentale, è bene che lo scambiatore fumi sia dimensionato in modo corretto e non sovrabbondante.
Sicuramente qualcuno si domanderà il perchè di questa affermazione: un dimensionamento abbondante del recuperatore fumi, porta ad un abbassamento spinto dei fumi in uscita dallo scambiatore, con incremento delle probabilità di formazione di condense che a seconda del tipo di combustibile utilizzato, potranno essere più o meno acide, aumentando di conseguenza i rischi di corrosione sullo scambiatore stesso.
Solitamente si tende a recuperare il calore dai fumi cercando di ottenere una temperatura dei fumi in uscita non più bassa di 130°C (valore indicativo che varia al variare del tipo di combustibile).
In ogni caso le regole di una buona progettazione di un impianto di cogenerazione, consigliano:
- tubi diritti scovolabili
- testate e tubi in acciaio inox AISI 316
- testate smontabili o comunue sostituibili
- compensatore di dilatazione sul mantello
Pensate sempre di aggiungere anche la valvola di by-pass sui fumi…e che sia una buona valvola, deve resistere e funzionare a 600°C è più…