Ci sono delle applicazioni relative al controllo della temperatura nei processi industriali, che sono estreme, per le quali solitamente si utilizzano scambiatori a fascio tubiero, in virtù della maggiore resistenza a pressioni e temperature elevate.
Chi segue questo blog, conosce bene i limiti di impiego degli scambiatori a piastre, sia ispezionabili che saldobrasati.
In altri articoli ho parlato delle diverse soluzioni che si possono adottare, sempre rientrando nella gamma degli scambiatori a piastre.
In questo caso parlo di quella che a tutti gli effetti è una novità, particolarmente interessante…
In pratica si tratta di scambiatori a piastre, completamente saldati, quindi con materiale piastre e saldature identici, che possono lavorare con temperature fino a 300°C e pressioni fino a 70 bar, aventi un layout delle piastre particolarmente efficiente.
La sezione dei bocchelli di questi scambiatori arriva al DN150 (6″) e si possono gestire portate fino a 450 m3/h.
E’ importante sottolineare che resistono a pressioni differenziali elevate e salti di temperatura molto spinti, in quanto i bocchelli sono realizzati con uno speciale sistema di compensazione delle dilatazioni, che non scarica sulle piastre e consente di assorbire le variazioni di dimensione, legate gli sbalzi di temperatura, senza difficoltà.
Questi i materiali nei quali è possibile realizzarli:
o Plates – standard material : AISI 304 (1.4301);
AISI 316 L (1.4404);
AISI 316 Ti (1.4571)
o Plates – special material : AISI 904 L (1.4539);
SMO 254 (1.4547);
Nickel Alloys;
Titanium, Titanium-PD
Una lunga serie di referenze nei settori più impegnativi, ne certifica da tempo le caratteristiche di affidabilità ed efficienza.