Con riempimenti, mi riferisco ancora una volta ai pacchi di riempimento film per le torri evaporative.
Mi sono sempre soffermato sulla tipologia di riempimento, soprattutto legata alla qualità dell’acqua, ma vale sicuramente la pena spendere alcune parole anche rispetto alle temperature che entrano in gioco.
Le torri evaporative, sono macchine costruite per raffreddare l’acqua di impianti di processo industriali.
Solitamente le temperature di lavoro sono medio basse, +40 +50°C in ingresso, negli impianti a servizio dei condensatori di gruppi frigoriferi, non si superano praticamente mai i 40°C.
A queste temperature non ci sono particolare problemi, il classico riempimento in PVC è una ottima scelta.
Negli impianti industriali, dove però non è possibile escludere a priori possibilità di flussi estremamente caldi, provenienti da lavorazioni o da errate manovre degli operatori, il PVC denuncia i suoi limiti.
La temperatura limite del PVC infatti è di circa +55 +60°C, sopra la quale il materiale perde le sue caratteristiche di resistenza meccanica e letteralmente si scioglie.
Per questo tipo di processi, è necessario utilizzare pacchi di riempimento realizzati con materiali differenti:
- POLIPROPILENE per temperature fino a +85 +90°C
- ACCIAIO INOX o LEGNO per temperature >90°C
Spesso in fase di progetto, non conoscendo i limiti delle lavorazioni del cliente, operiamo in partenza una scelta più costosa, inserendo di default riempimenti in Polipropilene, preservando il cliente da sorprese sgradite.
Al solito chi più spende meno spende…voi cosa fareste?