Mi riferisco senza dubbio alla cogenerazione, che si impone in modo sempre più ampio e generalizzato.
I motori di nuova generazione, uniti a scambiatori sempre più efficienti, consentono di valutare positivamente l’installazione di gruppi di recupero termico anche per piccole potenze.
Lo studio di sistemi di scambio più compatti ed efficienti, ha portato alla realizzazione di scambiatori di calore sia per il recupero dell’acqua del motore, tramite scambiatori a piastre, che dei fumi con gli scambiatori a fascio tubiero, che hanno ridotto in modo consistente il punto di ritorno degli investimenti.
Esistono sul mercato diversi costruttori di scambiatori di calore, Covrad, Basco o Bowman, tutti alla ricerca delle massime prestazioni.
Sul recupero energetico dai fumi di scarico in particolare, dopo una serie di analisi effettuate sugli impianti attualmente in servizio, sia con gas naturale che con biogas, abbiamo messo a punto una costruzione full-inox o mix-inox, con tubi dal disegno particolare, per ottenere la massima efficienza, con la migliore accessibilità, raggiungendo livelli di facilità di manutenzione che altre tipologie di scambiatore non rendono possibili.
Esistono soluzioni sicuramente più economiche a livello costruttivi, ma a mio parere sono decisamente meno accessibili a livello di manutenzione ed in caso di interventi di manutenzione/riparazione, hanno costi molto elevati, che ne fanno perdere completamente l’economicità di acquisto iniziale.