Gli scambiatori saldobrasati vengono forniti con diversi tipi di connessione:
- filettata gas maschio
- filettata gas femmina
- flangiata (DIN o COMPAC)
- flangiata SAE
- filettata rotaloc
- filettata con tenuta ogiva
- a saldare
- custom…
in effetti è stato lasciato molto spazio alla fantasia, anche perchè si tratta di scambiatori che possono essere utilizzati in settori molto diversi dell’industria e del processo. Ogni settore ha abitudini differenti per quanto riguarda gli standard di connessione e tenuta idraulica.
Spesso per motivi di tenuta e di fluidi interessati, i nostri clienti saldano le tubazioni direttamente alle connessioni.
In questo caso parliamo di saldare tubi di rame.
Si tratta di un procedimento semplice, che va eseguito seguendo poche precise regole, per evitare di danneggiare irreparabilmente lo scambiatore.
Le connessioni sono realizzate in acciaio inossidabile, per il quale è consigliabile utilizzare leghe di castolin o similari, comunque ad elevato contenuto di argento, per assicurare una perfetta tenuta.
1. Prima di iniziare con la saldatura, il tubo di rame ed i collegamenti devono essere perfettamente puliti.
2. Durante la saldatura, è consigliata l’applicazione di appositi prodotti antiossidanti o di flussaggio inertizzante, al fine di proteggere il tubo e lo scambiatore di calore dall’ossidazione e anche di aiutare a raffreddarne la temperatura.
3. Lo scambiatore a piastre saldobrasate deve essere posto in posizione orizzontale durante l’intero processo, ed è consigliato posizionare un panno bagnato intorno alla base di collegamento per proteggere il calore che viene condotto alle piastre.
4. La temperatura di saldatura non deve superare gli 800°C.
5. Quando la temperatura di saldatura è troppo alta o la durata è troppo lunga, delle potenziali conseguenze potrebbero essere la fusione di punti di brasatura o danni sulle piastre che andrebbero a causare perdite.
Semplice vero? ricordatevi di farlo in ogni caso.