Una soluzione che scongiura in modo sicuro la possibilità che due fluidi si possano miscelare all’interno di uno scambiatore di calore, in caso di rottura, è rappresentata dall’esecuzione a doppia parete.
Si tratta di una soluzione piuttosto costosa, sia in termini costruttivi che energetici, infatti prevede la presenza di una vera e propria “doppia parete” o in gergo tecnico “double wall”, quindi nel caso di scambiatori di calore a piastre di doppie piastre di scambio, per gli scambiatori a fascio tubiero di “tubi a doppia parete”.
Risulta facile capire che al maggior costo di realizzazione dovuto sia all’incremento di materiale costruttivo che alla maggiore sofisticazione realizzativa, si aggiunge una minore efficienza termica di scambio, che deve essere compensata con maggiore superficie, infatti come si può facilmente evincere da qualsiasi programma di progettazione per scambiatori di calore:
coefficiente di scambio più basso —> maggiore superficie di scambio
Dal punto di vista sicurezza, è “la” soluzione che viene adottata ad esempio nei processi farmaceutici o alimentari, dove assolutamente deve essere tassativamente scongiurato ogni eventuale rischio di miscelazione del prodotto con il fluido di raffreddamento o riscaldamento…un esempio su tutti, le bevande o i medicinali iniettabili.