I compressori d’aria installati negli impianti di dimensioni medio grandi, necessitano di grandi quantità di energia elettrica.
Al contempo il funzionamento genera una notevole mole di calore, che solitamente viene dissipato in atmosfera, tramite scambiatori di calore, che vengono raffreddati solitamente con acqua proveniente da torri evaporative o dry-cooler.
Questo calore solitamente non viene recuperato.
Fatte alcune valutazioni ci si ritrova con una quantità di calore interessante, ma ad un livello (temperatura) che ne rende poco economico il recupero.
C’è però una fonte di calore che si trova a temperature ben più alte che vale la pena di tenere in considerazione: l’olio lubrificante.
L’olio di lubrificazione dei compressori, raggiunge temperature molto elevate (70-100°C) ed anch’esso deve essere raffreddato, diversamente perderebbe le caratteristiche fluidodinamiche per le quali viene adottato.
Questo calore può essere facilmente recuperato tramite apposite centraline, che producono acqua calda per uso riscaldamento o tecnico, con rendimenti interessanti, ma soprattutto consentendo di ottenere energia termica ad un costo quasi gratuito.