Tornati tutti dalle VACANZE? mi sembra proprio di sì!
Quest’anno me la sono presa un po’ comoda…ho aspettato un po’ di tempo prima di riprendere a scrivere.
Con che argomento riprendo? parliamo di scambiatori a piastre.
Ne ho parlato tantissime volte da queste pagine, ora vorrei orientarmi su applicazioni specifiche, entrando magari più nel dettaglio di soluzioni che adottiamo nei vari processi produttivi.
Nello specifico vorrei attirare l’attenzione sul trattamento termico, inteso come riscaldamento/raffreddamento di acqua demineralizzata o deionizzata.
A tutti gli effetti sembrerebbe un esercizio semplice, in fondo si tratta di acqua…si ma acqua particolare.
In pratica l’acqua demineralizzata ha delle caratteristiche tali, che richiede una certa attenzione.
Per sua natura ha la tendenza ad essere corrosiva, soprattutto nei confronti di taluni materiali metallici, per i quali evidentemente se ne sconsiglia l’utilizzo.
Uno di questi in particolare è il rame. Ne abbiamo già parlato dalle pagine di questo blog qualche anno fa:
fenomeni di corrosione negli scambiatori a piastre
E’ interessante ogni tanto approfondire o quanto meno rinfrescare certi argomenti in quanto, se non vengono presi in considerazione con la dovuta attenzione sono forieri di problemi, che su un impianto di processo diventano inaccettabili e molto costosi.
Il nostro ufficio tecnico, quando si trova a trattare acqua trattata (giochetto di parole), consiglia senza esitazione, scambiatori con piastre in AISI 316, connessioni flangiate rivestite in NBR o in AISI 316 direttamente.
Se il cliente preferisce una soluzione saldobrasata, per evitare l’impiego di guarnizioni, orientiamo la scelta verso i modelli nickel brazed.