Già in precedenza da queste pagine ho parlato della termoregolazione in ambito farmaceutico.
Nello specifico, in un paio di occasioni ho approfondito qualche tema legato a queste apparecchiature.
Si tratta di applicazioni molto sofisticate, che richiedono una attenta progettazione.
Nella produzione farmaceutica la produzione è particolarmente delicata.
La produzione di prodotti farmaceutici, proprio per la natura stessa dei prodotti, non può essere improvvisata, ma è il frutto di una attenta ricetta di componenti diversi, miscelati e processati termicamente con attenzione certosina.
Sottolineo le parole processati termicamente, in quanto rientrano nell’ambito della nostra produzione.
Risulta semplice farsi una idea di cosa potrebbe succedere ad un principio attivo in fase di reazione, se il sistema di termoregolazione del reattore non dovesse garantire le performance adeguate. Probabilmente la temperatura uscirebbe dai range prefissati, deteriorando inevitabilmente il prodotto. Questo si tradurrebbe immediatamente in una perdita di prodotto finale estremamente costoso, con danni importanti.
Per il settore farmaceutico, abbiamo quindi sviluppato una gamma di centraline, che presentano delle caratteristiche decisamente sopra la media.
I sistemi di pompaggio sono di elevata qualità, in modo da garantire una efficienza ed una affidabilità che tendono all’eccellenza.
Gli scambiatori di calore, vengono dimensionati tenendo in considerazione, casi limite di funzionamento, con dei fattori di sovradimensionamento, che garantiscano ottimi margini di sicurezza, anche in caso di scarsa manutenzione o imprevisti sui circuiti di servizio.
Il tutto viene regolato da sistemi di controllo e supervisione, che oltre a garantire ottime performance, con tolleranze molto ristrette, siano in grado di avere tempi di reazione rapidi, affidabilità, e flessibilità di funzionamento. Questi sistemi sono sempre in grado di ritrasmettere feedback sullo stato dell’impianto in remoto, consentendo agli operatori, di verificare il corretto funzionamento dell’impianto, oppure un eventuale situazione di allarme in tempo reale ed in modo continuo e costante.
Si tratta di sistemi SMART, in grado di realizzare un autotuning, adeguandosi alla tipologia dell’impianto che asservono. In poche parole sono sistemi che vengono progettati puntando all’eccellenza ed all’affidabilità.
A livello di materiali costruttivi, essendo ovviamente in un ambito ben preciso, la selezione si basa su acciai inossidabili per le utilities, mentre sul lato processo, spesso si deve ricorrere all’impiego di materiali ben più sofisticati, Hastelloy, Inconel, Titanio ecc…
La gestione delle temperature e delle portate sono sempre ed in ogni caso un punto fermo dei progetti destinati a questo settore, considerando che spesso ci si ritrova a lavorare in ambito antideflagrante, quindi implementando soluzioni explosion proof ATEX.