Nell’ultimo articolo ho parlato dell’indice di contemporaneità, legato ai carichi termici ed al calcolo della potenzialità di una macchina termica, sia essa un refrigeratore, una centralina di termoregolazione, uno scambiatore di calore o una torre evaporativa.
Chiudendo avevo accennato alla possibilità di valutare ulteriori sistemi per risparmiare energia analizzando i tempi di lavorazione di un determinato processo.
In sostanza si tratta di analizzare in modo ancora più puntuale la situazione di utilizzo dell’energia termica di riscaldamento o raffreddamento da parte del processo produttivo del cliente, infatti dobbiamo capire se nel processo produttivo del cliente vi siano dei tempi morti che consentano l’accumulo di energia termica, da sfruttare nei momenti di punta.
Faccio un esempio per esemplificare:
Impianto di trattamento termico per acciaio, funzionante su due turni durante il giorno, con fermata notturna.
E’ un tipico impianto dove già per sua natura dispone di un bacino di accumulo del fluido di raffreddamento, dal volume importante. Posso quindi pensare di utilizzare tale bacino, come volano termico, per accumulare fluido freddo (ovvero energia fredda), durante il periodo notturno di fermo impianto, sfruttando le condizioni ambientali favorevoli (temperatura ambientale più bassa).
In sostanza farò funzionare il mio sistema di raffreddamento durante il periodo notturno, portando la temperatura del bacino di raccolta al punto più basso raggiungibile, calcolando di conseguenza quanta energia termica ho a disposizione.
Definito questo valore, posso dimensionare la macchina termica sulla rimanente energia termica necessaria per soddisfare la produzione che si sviluppa nell’arco di due turni.
Qt1 (Kcal/h) = Q1 (Kcal/h) = Q2 (Kcal/h)
dove Qt1 è la potenzialità termica richiesta dal processo, data dalla capacità termica necessarie per ogni singolo turno di lavoro (Q1 e Q2).
Qtr (Kcal/h) = Qt1 (Kcal/h) – Qvt (Kcal/h)
dove Qtr sarà la potenza termica della nostra macchina (torre, scambiatore, chiller, dry cooler), sottraendo l’energia termica accumulabile nel bacino di raccolta.
inevitabilmente
Qtr (Kcal/h) < Qt1 (Kcal/h)
quindi minor costo di investimento e soprattutto minor energia elettrica assorbita.