Le centraline di termoregolazione, sono unità package premontate, dedicate alla termoregolazione fine di determinati processi industriali.
I processi produttivi che richiedono l’impiego di questi sistemi sono tipicamente:
- industria farmaceutica
- laboratori di ricerca
- industria chimica
- stampaggio di materie plastiche
- stampaggio della gomma
Per la verità il numero di processi che richiede una regolazione accurata della temperatura di lavoro è in costante aumento, soprattutto legato alla richiesta di sempre maggiore affidabilità e ripetitività del prodotto finale.
- Le centraline di termoregolazione che adempiono a tale scopo, come scrivevo nell’articolo relativo alla regolazione fine dell’energia, hanno sistemi di regolazione che con la tecnologia attuale sono sempre più precisi ed in grado di autoregolarsi, allo scopo di compensare le eventuali variabili ambientali e di processo che si possono generare nel corso delle lavorazioni o delle campagne produttive.
Queste unità package di termoregolazione e/o di termostatazione, sono dotate di sezioni di raffreddamento realizzate mediante l’impiego di:
- scambiatori a piastre
- scambiatori a fascio tubiero o completamente saldati, fully welded
- raffreddatori ad aria
La sezione di riscaldamento può essere realizzata con gli stessi sistemi della sezione di raffreddamento quando il cliente ha a disposizione un fluido caldo, altrimenti in caso di potenzialità medio piccole (ma talvolta anche grandi) ed in presenza di utenze spot o ancora quando i processi sono distanti dalle linee delle utilities, tramite resistenze elettriche.
Sempre più spesso sulle nostre centraline di termoregolazione della serie T REG proponiamo il comando di potenza delle resistenze di riscaldamento, mediante l’impiego di relè statici (SCR o tristori).
Questo sistema è decisamente pù costoso rispetto al classico teleruttore, ma da una serie di vantaggi innegabili:
- usura e manutenzione dei teleruttori / relè / contattori assente
- maggiore raffinatezza nel controllo della temperatura
- minori consumi energetici
Spiego meglio:
il primo punto è evidente ed indiscutibile, i teleruttori classici hanno un ciclo di vita ben definito, oltre il quale bisogna intervenire con la loro sostituzione.
Per quanto riguarda la regolazione della temperatura, i relè statici SCR, non avendo contatti meccanici, consentono di poter utilizzare bande proporzionali o comunque regolazioni PID decisamente più stretti, consentendo di poter lavorare con microimpulsi sulle resistenze di riscaldamento, risultato massima regolazione ed efficienza.
Il terzo punto è strettamente legato al secondo, meno pendolazioni termiche, meno inerzie termiche, alla lunga risparmio energetico (certamente stiamo parlando di valori contenuti), ma comunque pur sempre economicamente vantaggiosi.