Un problema che viene spesso associato alle torri evaporative ed ai condensatori/raffreddatori evaporativi, è quello relativo alla legionella.
La legionella è un batterio che vive e prolifera nell’acqua in presenza di aria, l’habitat ideale è dato da acqua a temperature comprese da 25 a 50°C, nutrendosi di scorie, microorganismi, ioni di ferro, calcare.
Tale batterio è largamente diffuso in natura, negli ambienti dove è presente acqua, mentre negli ambienti antropici, può essere presente in quelle parti di impianto con presenza di acqua (docce, umidificatori, tubature…) tipicamente anche nei macchinari di raffreddamento/condizionamento come le torri evaporative e comunque in tutti i luoghi dove ci può essere presenza di acqua (tiepida) nebulizzata.
Tali batteri (parliamo di batteri perché ne esistono di almeno 40 specie differenti), hanno una buona resistenza agli ambienti acidi e/o alcalini, infatti sopporta valori di pH tra 5,5 e 8 circa.
Le malattie causate da tale batterio sono la malattia dei legionari e la febbre di Pontiac.
La trasmissione della legionella avviene nella maggioranza dei casi per inalazione di aerosol, ma non per contagio diretto, quindi la possibilità di contrarre la legionellosi è maggiore negli edifici dove sono presenti impianti di condizionamento o di umidificazione.
Proprio per il principio di funzionamento delle torri, risulta evidente come queste ultime rappresentino un luogo di potenziale proliferazione del batterio. Di fronte al manifestarsi del problema, i costruttori hanno adottato soluzioni tecniche adeguate a minimizzare e limitare il più possibile tale eventualità.
- adozione di separatori di gocce più efficienti
- accessibilità aumentata per garantire pulizia interna e manutenzione accurata
- utilizzo di materiali non corrodibili, in modo da limitare la formazione di “alimenti” per le colonie di batteri
- eliminazione dei punti di ristagno con un disegno adeguato degli accoppiamenti
- valutazione degli stoccaggi in sintonia con il cliente, con drenaggi adeguati