L’utilizzo d’acqua di raffreddamento da fonti naturali (es. mare, laghi, fiumi ecc) o da una torre di raffreddamento, può spesso causare problemi di corrosione e/o di sporcamento negli scambiatori di calore, questo problema è aggravato dalla presenza di eventuali particelle in sospensione presenti nell’acqua.
Gli scambiatori PHE, hanno il grosso vantaggio di essere smontabili e pulibili con facilità, quindi dove c’è disponibilità di acqua di raffreddamento naturale è tecnicamente ed economicamente consigliato utilizzare questo tipo di scambiatori.
Se tale acqua non è di natura salamastra il PHE potrà avere piastre in acciaio inox, in caso contrario dovrà avere piastre quantomeno in titanio (o in leghe adeguate).
Uno scambiatore tubolare in lega di rame è normalmente paragonabile nel costo di base ad un PHE con piastre inox, ma differentemente tenderà a corrodersi velocemente, e richiederà di conseguenza ulteriori investimenti economici per la sua manutenzione.
Quando la quantità di acqua naturale per il raffreddamento è insufficiente o totalmente mancante, è possibile utilizzare uno scambiatore a piastre acqua/acqua abbinato ad una torre di raffreddamento o ad un dissipatore ad aria. La scelta tra questi differenti sistemi di raffreddamento dipende da tanti fattori, quali ad esempio l’inquinamento industriale, condizioni meteorologiche, costi energetici, disponibilità di acqua naturale o trattata. Spesso è necessario affidarsi all’attenta analisi di un esperto per “centrare” la scelta.