Vi sono dei processi produttivi legati al settore delle materie plastiche, che necessitano delle temperature di termoregolazione molto elevate, nello specifico parlo di sistemi di riscaldamento e mantenimento della temperatura con olio diatermico fino a 350°C.
Come si può ben immaginare sono apparecchiature piuttosto sofisticate, in quanto a queste temperature anche la componentistica va selezionata con attenzione, come accennavo in precedenti articoli.
Vi sono tutta una serie di dettagli che vanno presi in seria considerazione:
- vasi di espansione
- strumentazione
- coibentazione
- tubazioni
- materiali impiagati
- connessioni fra tubi e con le utenze
Tutti aspetti che se sottovalutati, compromettono seriamente la funzionaliltà della centralina e dell’impianto produttivo.
Un altro aspetto fondamentale che potrebbe pregiudicare il buon funzionamento del sistema è legato allo sfiato dell’impianto dall’aria. Sembra una questione banale, ma posso affermare con certezza, che il 90% dei problemi che ci ritroviamo ad affrontare, soprattutto in fase di avviamenti di impianti ad olio diatermico, sono legati ad una non corretta gestione degli sfiati aria dell’impianto.
Bisogna infatti tenere ben presente che l’olio non è come l’acqua, quindi i tempi di sfiato sono dilatati. Inoltre i sistemi di sfiato vanno realizzati pensando all’olio diatermico.
Un semplice ma efficace consiglio che ci sentiamo di dare è quello di avviare la centralina di termoregolazione, a freddo e far girare la pompa di circolazione per un tempo piuttosto lungo, continuando a sfiatare l’aria presente.
Quindi cominciare a far salire la temperatura fino a 100°C, continuando a verificare la presenza di aria e sfiatarla.
Continuare con questo sistema di incremento di temperatura a step successivi, fino alla completa sicurezza di non avere più aria presente nell’impianto, quindi e solo allora, partire con la centralina a pieno regime.
Fatto un buono sfiato dell’aria, non si avranno più problemi in seguito.
Attenzione che delle bolle di aria in un circuito di olio diatermico ad alta temperatura, creano cavitazione, rigurgiti dal vaso di espansione, con conseguenza che lascio immaginare.
…altro discorso se ci fosse anche acqua o umidità nell’olio, ma magari ne parlo prossimamente.