Si stanno diffondendo in modo prepotente gli impianti di cogenerazione con motori endotermici, alimentati a biocarburante, tipicamente olio di palma (o similari).
Uno dei problemi tipici di questi impianti, ma più precisamente di questi combustibili è rappresentato dalle proprietà fisiche, che ne determinano una viscosità ed una consistenza alle basse temperature, per certi versi problematica.
Parlando di problematica, intendo proprio dire che il combustibile non può essere utilizzato, in quanto già a 20°C si presenta in forma gelatinosa, quindi veicolabile con pompe volumetriche, ma sicuramente non gestibile dagli impianti di iniezione presenti sui motori. Per poterlo utilizzare bisogna arrivare ad almeno una temperatura di 40°C.
La soluzione a questo problema è di due tipi:
- doppia alimentazione, con partenza del motore a gasolio e switch ad olio di palma a motore caldo, riscaldando l’olio di palma stesso con acqua dei jacket
- preriscaldo elettrico dei serbatoi di stoccaggio del combustibile
Dai link sopracitati, potete vedere come ne abbia parlato già diffusamente in precedenza, ma mi vorrei soffermare sul fatto che ultimamente sono state studiate delle centraline di preriscaldamento per olio di palma, da installare on line sulle linee di alimentazione dei motori, centraline che permettono di semplificare notevolmente l’impiantistica, evitando tra l’altro di dover preriscaldare ad elevati livelli grossi stock di combustibile.
Queste centraline consentono di gestire il motore con alimentazione diretta ad olio di palma, infatti hanno un preriscaldamento rapido di tipo elettrico ed un secondo step di riscaldamento a scambiatore, con recupero del calore del motore, tramite spillamento di acqua calda dai jacket.
Sono già provviste di pompa di mandata dell’olio combustibile, sistema di regolazione della temperatura, sicurezze, ma soprattutto sono completamente autonome, con gestione automatica del tipo di riscaldamento, in funzione della temperatura di invio dell’olio combustibile al motore.