L’impiego di inverter sta diventando sempre più consueto nell’impiantistica di un certo livello. Questo perchè il costo di queste apparecchiature, si è decisamente abbassato rispetto al passato, consentendo di avvicinare la soglia di rientro dell’investimento, considerando il risparmio energetico indotto dall’impiego di questi sistemi.
Su impianti dove la portata di fluido richiesta non è continua e costante, l’impiego di inverter sulle pompe di circolazione non è una moda, ma una valutazione energetica da prendere in seria considerazione.
Negli impianti di riscaldamento industriale, ad olio diatermico, l’impiego di inverter sulle pompe è ormai assodato da parecchio tempo.
Diverso è il discorso su impianti di termoregolazione di piccola taglia, soprattutto perchè nel caso di centraline di termoregolazione, spesso e volentieri l’utenza è una sola, che quindi richiede una portata di olio costante.
Esistono però alcune applicazioni, dove risulta interessante alimentare diversi circuito con una unica centralina. In questi casi l’impiego di un inverter è sicuramente da valutare.
I vantaggi di questa soluzione sono molteplici:
- minore consumo energetico
- maggiore costanza di prestazioni
- minori picchi di pressione
- minore usura della pompe
In ogni caso bisogna sempre tenere presenti i limiti di portata minimi necessari, per evitare un deterioramento dell’olio. Infatti al di sotto di determinate portate, l’olio potrebbe avere una velocità decisamente bassa, rischiando l’usura (crackizzazione) a contatto con le resistenze elettriche di riscaldamento.