L’acqua è uno dei fluidi più utilizzati per veicolare l’energia termica.
Sicuramente si utilizzano anche tanti altri fluidi, liquidi o gassosi, olio diatermico, aria, vapore (che poi è ancora acqua…ma ad un ivello di teperatura più alto), ma l’acqua è quello che sicuramente troviamo più spesso.
L’acqua vene messa in movimento tramite pompe, solitamente centrifughe.
Le pompe funzionano tramite motori elettrici o in casi particolari motori endotermici.
In funzione della portata di acqua spostata e della pressione, le pompe assorbono una certa potenza, che serve appunto per spostare l’acqua.
Mi ritrovo spesso a dimensionare pompe ed impianti per il trasferimento di energia termica e molto spesso mi viene mossa l’obiezione di utilizzare diametri di tubazione elevati.
La buona norma, dice che la velocità dell’acqua in una condotta, non dovrebbe superare il valore di 2,5 m/sec, questo per evitare fenomeni di turbolenza, quindi perdite di carico elevate, quindi di dover utilizzare pompe con alte pressioni, ovvero elevata potenza installata ed assorbita.
Solitamente cerco di rimanere entro i 2 m/sec. perchè se è vero come è vero che costa mettere delle tubazioni più grandi, è anche sacrosanto che il tubo lo paghi la prima volta, la corrente elettrica la continui a pagare tutte le ore del giorno che la pompa funziona.
Energia…risparmiata.